La XVIII edizione del Premio Vincenzo Dona, svoltasi nella prestigiosa cornice dell’Ara Pacis di Roma, ha offerto una straordinaria panoramica sulle sfide e le opportunità del mercato contemporaneo. Il tema “Valori. Nuove connessioni di consumo” è stato il filo conduttore di una mattinata ricca di spunti e riflessioni.
Una mattinata di valore
L’apertura dell’evento ha regalato al pubblico un momento di particolare intensità con il racconto dell’avventura di Translated 9 nell’Ocean Globe Race da parte dei fondatori Marco Trombetti e Isabelle Andrieu. È possibile rivivere i momenti cruciali della regata attraverso alcune delle toccanti immagini tratte dalla presentazione (che trovate qui), ma è stato soprattutto il messaggio finale che Marco e Isabella hanno trasmesso attraverso questo emozionante video che ha dato il via a questa mattinata di riflessioni e confronto tra tecnologie, innovazione e valore umano.
L’intelligenza artificiale è stata protagonista della prima sessione con tre interventi di spicco. Federico Ferrazza, fresco di nomina alla direzione di Italian Tech e di Green&Blue, ha evidenziato come l’IA stia modificando il nostro rapporto con il tempo, paragonandola alle grandi innovazioni della storia.
Francesco Magagnino di Accenture Song con una presentazione ricca di dati e suggestioni, ha sottolineato l’importanza di “costruire relazioni più profonde e significative attraverso fiducia, trasparenza e valori condivisi”; l’eurodeputato Brando Benifei ha illustrato le nuove tutele previste dal regolamento europeo sull’IA.
La sostenibilità è un’altra parola chiave, testimoniata dall’intervento di Fabio Zardini, Country Manager di Patagonia che ha ripercorso la storia di un brand e quello slogan “Non comprate questa giacca”, che rappresenta una rivoluzione silenziosa nel mondo del customer service.
Un momento significativo è stata la consegna del Premio “Personalità” a David Katz, fondatore di Plastic Bank, “per aver trasformato una sfida ambientale in un’opportunità di riscatto sociale”, si legge nella motivazione del suo Premio, ma dietro queste parole c’è molto di più. Basta guardare il video che Katz ha condiviso con la platea per averne prova.
Laura Galimberti, Direttore Legal Affairs & Corporate Sustainability di AGOS ha sottolineato come “per creare relazioni durature e di reciproca soddisfazione con la propria clientela le aziende devono essere in grado di costruire rapporti basati sulla fiducia, sulla trasparenza e sulla responsabilità condivisa.” I dati dell’osservatorio Agos Insights, presentati durante il suo intervento, rilevano l’opinione e i bisogni dei consumatori verso la tematica della sostenibilità.
L’impegno per la sostenibilità è stato centrale anche nella presentazione di Luigi Cerracchio, MICE e TO Manager di MSC Crociere, che ha raccontato l’impegno dell’azienda per realizzare tecnologie e navi che preservano il pianeta e i suoi oceani. (Qui la presentazione!!!)
Il mondo digitale è stato protagonista con gli interventi dei grandi player del settore. “La missione di Booking.com”, ha affermato Matteo Realini, Responsabile Relazioni Istituzionali Italia, “è rendere il mondo davvero alla portata di tutti. Dai milioni di recensioni verificate da parte di viaggiatori reali al nostro supporto clienti disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7, che si tratti di trovare il posto perfetto in cui soggiornare o i migliori tour ed esperienze, vogliamo sempre esserci per i nostri clienti.”
Giovanni Foglietta, Chief of Staff Italia & Spagna di Amazon, ha evidenziato come “l’ossessione per il cliente è il valore fondamentale di Amazon, è ciò che ci spinge ogni giorno a innovare e a migliorarci, con l’obiettivo di offrire un’esperienza d’acquisto quanto più sicura e affidabile possibile ai nostri clienti.”
Le conclusioni sono state affidate a Luca Mazzucchelli, che ha analizzato l’impatto psicologico delle nuove tecnologie, e a Riccardo Scandellari, che ha enfatizzato l’importanza dell’autenticità nella comunicazione digitale (maggiori dettagli nelle sue slide)
Il valore dei nostri partner
Il Premio Vincenzo Dona ha offerto un’occasione unica per esplorare anche come oggi le aziende interpretino e comunichino il valore. Tutti i partner del Premio Dona condividono l’impegno affinché sostenibilità, innovazione e responsabilità sociale si intreccino per creare nuove connessioni con i consumatori. Abbiamo chiesto ad alcuni di loro di raccontare come il valore si traduca in azioni concrete nei rispettivi settori: dalla mobilità sostenibile alla tecnologia accessibile, dall’efficienza energetica all’impatto sociale, dal benessere alla trasformazione digitale.
Giuseppe Benincasa, Direttore Generale ANIASA, ha illustrato come, “grazie ai nostri veicoli a noleggio messi a disposizione dei diversi consumatori per alcune ore, pochi giorni, diversi mesi, fino a oltre 4 anni, consentiamo di pianificare la mobilità turistica, cittadina e aziendale in modo smart, sicuro e sostenibile. La nostra flotta di oltre 1 milione e 300mila tra auto e veicoli commerciali leggeri è interamente euro6 e conta crescenti quote di veicoli elettrici (oltre il 30%) ed ibridi (oltre il 50% delle plug-in).”
L’Ing. Marco Imparato, Direttore Generale di APPLiA Italia, ha ribadito che “La sostenibilità parte da casa” non è solo uno slogan: “oggi, più che mai, crediamo che l’innovazione tecnologica debba essere accompagnata da principi etici, sostenibilità ambientale e responsabilità sociale. Abbiamo sempre considerato il valore di un elettrodomestico non confinato solo nelle prestazioni, ma esteso anche all’impatto ambientale e alla capacità di migliorare la qualità della vita.”
Manuela Kron, Corporate Affairs Director Gruppo Nestlé in Italia, ha sottolineato: “come azienda che opera a livello internazionale abbiamo la grande opportunità e responsabilità di creare valore per le comunità in cui operiamo. Lo facciamo seguendo l’approccio della ‘rigenerazione’ che vuol dire non solo tutelare e rispettare il territorio ma anche rinnovare e reintegrare le risorse che utilizziamo, creando al contempo valore per le comunità.” Un impegno concreto testimoniato dal primo report di Impatto Sociale che ha evidenziato investimenti per oltre 3,5 milioni di euro in progetti a impatto sociale nel 2023.
Arianna Rolandi, Direttrice Science and Corporate Communication di Yakult Italia, ha ricordato che “da quasi 90 anni, poniamo al centro del nostro operato il sogno del nostro fondatore, il Dr. Shirota: contribuire al benessere e alla felicità delle persone in tutto il mondo. Sono quindi i valori che orientano la nostra ricerca scientifica e l’impegno costante nel sostenere programmi educativi su stili di vita sani e corretta alimentazione.”
UniCredit ha ribadito come “fornire alle comunità le leve per progredire e garantire i più elevati standard ESG in tutta la nostra banca è un pilastro fondamentale della nostra strategia ESG, perfettamente integrata con il piano UniCredit Unlocked.” L’azienda ha sottolineato che “la sostenibilità sia un fattore chiave per la trasformazione strategica delle imprese e per cogliere nuove opportunità sul mercato.”
Open Fiber, il più grande operatore wholesale only di fibra ottica FTTH in Europa, ha evidenziato il proprio contributo al superamento del digital divide, sottolineando come “la rete in Ftth, rispetto alla vecchia infrastruttura in rame, consuma infatti oltre il 60% di energia in meno e comporta l’emissione in atmosfera di molti meno agenti inquinanti e gas serra, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo per il clima e l’ambiente.”
Verso il Settantesimo di UNC
Come ha sottolineato Massimiliano Dona nelle sue conclusioni, “mai come in questo momento c’è bisogno di punti di riferimento solidi, in un mercato che cambia velocemente sotto la spinta dell’innovazione tecnologica. Le storie che abbiamo raccontato dimostrano che è possibile coniugare sviluppo e sostenibilità, innovazione e rispetto per l’essere umano, business e responsabilità sociale. Come diceva mio padre Vincenzo, al quale questo premio è dedicato, il vero progresso non sta solo nell’avanzamento tecnologico, ma nella capacità di mettere l’umanità al centro di ogni innovazione.”
Il Premio Vincenzo Dona si conferma così non solo come un momento di riflessione sui consumi, ma come un vero e proprio modo di “tenere il conto del tempo che passa, delle cose fatte, ma soprattutto di quelle da fare”.
Un evento che non racconta solo chi è l’Unione Nazionale Consumatori oggi, ma soprattutto ciò che vuole diventare, attraverso l’incontro con persone che possano ispirare il suo cammino e la sua missione di rendere i mercati luoghi migliori, tanto per i consumatori quanto per le imprese responsabili.
Da qui parte il cammino verso un traguardo importante: il settantesimo anniversario della fondazione dell’Unione Nazionale Consumatori, un appuntamento che promette di essere ricco di nuove sfide e opportunità per il futuro dei consumatori.