Sto per procedere alla disattivazione della rete fissa, ma mi chiedono dei costi di disattivazione, è giusto?
Risponde Eleonora Di Felice, esperto Area Telefonia UNC
Il consumatore è tenuto a non pagare nulla soltanto a seguito di modifica delle condizioni generali di contratto da parte dell’operatore. In tutti gli altri casi ci sono dei costi di disattivazione della rete fissa che devono essere:
- “commisurati al valore del contratto e ai costi realmente sopportati dall’ azienda, ovvero ai costi sostenuti per dismettere la linea telefonica o trasferire il servizio”.
- nel caso di contratti che prevedono offerte promozionali, la durata del contratto non può superare i 24 mesi e gli eventuali costi per il recesso anticipato devono essere anche “equi e proporzionati alla durata residua della promozione offerta”. Gli operatori non devono imporre agli utenti la restituzione integrale degli importi promozionati fino al momento del recesso, ma solo la restituzione di una loro parte che dovrebbe ridursi proporzionalmente fino ad azzerarsi del tutto alla scadenza della promozione. La restituzione degli importi promozionati non deve avvenire integralmente, bensì per una quota pari al rapporto tra la durata residua e la durata totale della promozione.
Praticamente nel caso di contratti che non comprendono promozioni, le spese di recesso devono essere commisurate al valore del contratto e ai costi reali sopportati dall’azienda, mentre nel caso di contratti che comprendono promozioni, le spese di recesso devono essere anche eque e proporzionate alla durata residua della promozione.
Gli operatori possono concedere agli utenti, che sottoscrivono un contratto di fornitura di un servizio di comunicazione elettronica, la dilazione del pagamento di alcuni importi relativi all’acquisto di prodotti – quali modem, router, telefoni, smartphone, etc. – che vengono offerti congiuntamente al servizio di comunicazione elettronica. Nel caso in cui il recesso dovesse avvenire prima di una data scadenza gli operatori potrebbero riservarsi di addebitare agli utenti il pagamento in un’unica soluzione delle rate residue. Se il consumatore comunica alla società che vuole mantenere la rateizzazione attiva del prodotto l’operatore deve accettare.
In conclusione, le spese di recesso possono variare a seconda della loro natura e soprattutto a seconda del momento in cui il diritto di recesso è esercitato. Resta inteso che le spese devono essere indicate nel contratto.
Per maggiori informazioni e la valutazione del contratto, è possibile contattare gli esperti UNC attraverso lo SPORTELLO TELEFONIA.