Vi è mai capitato di entrare in un negozio e vedere un capo di abbigliamento o un prodotto che vi piace particolarmente, tanto da non resistere alla tentazione di fare una foto per chiedere un consiglio agli amici prima dell’acquisto? Quante volte però, mentre prendete il telefono, vi si avvicina un dipendente del negozio che, con fare seccato, vi dice “non si possono fare foto e video alla merce esposta”?
Nell’era del digitale, in cui tutti abbiamo almeno uno smartphone, che ci permette di condividere quello che facciamo o vediamo, è lecito chiedersi: si possono fare foto e video nei negozi?
In effetti questa domanda è più che legittima e porta con sé altri interrogativi: perché una simile condotta dovrebbe essere vietata? Vale lo stesso anche per le vetrine? E per i centri commerciali?
Con questo articolo cercheremo di fornire un chiarimento a tutti questi dubbi.
Posso fare foto e video all’interno di un negozio?
Prima di chiederci se si possono fare foto e video nei negozi, è bene chiarire che le regole da seguire variano a seconda che ci si trovi in un luogo pubblico oppure in un luogo “aperto al pubblico”!
Fare foto e video nei luoghi pubblici è sempre lecito, a condizione che lo scopo della foto o del video non sia quello di riprendere una o più persone determinate senza il loro consenso. Per intenderci, a nessuno può essere impedito di fotografare o filmare un monumento, una piazza o una strada ma non si può riprendere una persona senza il suo consenso solamente perché questa si trova in un luogo pubblico.
Diverso è, invece, per le riprese nei luoghi privati ma aperti al pubblico come negozi, bar, ristoranti, supermercati, nei quali viene in gioco la tutela della proprietà privata. Che vuol dire? Significa che il titolare di un negozio non può impedire senza giustificato motivo l’accesso all’interno del locale ma è libero, tuttavia, di imporre le regole che i clienti sono tenuti a rispettare, compresa la possibilità di fare foto e video.
In pratica vietare di fotografare la merce esposta all’interno di un negozio rientra nell’autonomia privata del gestore dell’esercizio commerciale.
Si possono fotografare invece le vetrine dei negozi?
A questo punto è lecito chiedersi: si possono fare fotografie alle vetrine di un negozio?
Come dicevamo è sempre possibile scattare foto a cose visibili dalla pubblica via, come le vetrine, appunto! Queste, peraltro, pur essendo una creazione artistica che in alcuni casi vede il coinvolgimento di tecnici specializzati in allestimento dei negozi, marketing e comunicazione al pubblico, non trovano una tutela specifica nella legge sul diritto d’autore. In pratica non c’è alcun divieto di fotografarle.
L’unico caso in cui è vietato è quando la ripresa viene fatta per scopi illeciti come nel caso di pratiche di concorrenza sleale: si pensi al caso in cui qualcuno pubblichi sul proprio sito internet la foto della vetrina di un altro commerciante, facendo tuttavia credere che si tratti del proprio punto vendita.
Si possono scattare fotografie nei centri commerciali?
Infine, resta da chiarire se si possono fotografare i negozi e le vetrine all’interno di un centro commerciale. Questo, infatti, pur essendo una struttura privata, presenta al suo interno tanti negozi e una grandissima quantità di vetrine. Il commerciante può impormi il divieto di fotografare i negozi e le vetrine?
La risposta a questa domanda è particolarmente delicata perché viene in gioco, oltre al diritto di proprietà del singolo commerciante, anche quello del titolare del centro commerciale. Infatti, il titolare di un negozio può vietare di fotografare soltanto all’interno del proprio esercizio commerciale.
A vietare eventualmente di riprendere le vetrine dei negozi, invece, deve essere il titolare del centro commerciale, imponendo appositi divieti con cartelli ben in mostra.
Si può divulgare il materiale ripreso nei negozi?
Tornando alla domanda se è possibile fare foto o video nei negozi, abbiamo già chiarito che il fatto che un luogo privato sia aperto al pubblico non consente agli avventori di fare tutto ciò che si vuole. Quindi, in presenza di divieti esplicitati con cartelli esposti al pubblico, chiunque voglia fare foto o riprese all’interno di un negozio dovrà preventivamente chiedere il consenso al titolare dell’esercizio commerciale.
Tale permesso però non comporta automaticamente anche il consenso alla diffusione pubblica delle immagini, soprattutto se sono state riprese persone senza il loro consenso. In questi casi, per poter divulgare la foto o il filmato sul web o sui social media, si dovrebbe ottenere una diversa ed autonoma autorizzazione dalla persona eventualmente ripresa (la cosiddetta “liberatoria” all’uso delle immagini).
Quando si commette un reato
Ora però dobbiamo analizzare le conseguenze che potrebbero derivare dalla violazione di tali regole e, nel farlo, dobbiamo tenere presente che nel caso della realizzazione di foto/video in presenza di espliciti divieti, rientriamo nel campo dell’illecito civile.
Qualora, invece, appaiano anche i volti di persone che non hanno consentito alla divulgazione, nel momento in cui le immagini dovessero essere pubblicate su Internet o sui social media, si potrebbe configurare, come affermato dalla Corte di cassazione, il reato di “interferenze illecite nella vita privata”, previsto e punito dall’art. 615 bis del Codice penale.
Autore: Ylenia Tellini