Ho prenotato con la mia famiglia un albergo sulle Dolomiti e dovrei partire fra una decina di giorni. Ho sentito però che c’è stata un’alluvione in Trentino e, seppur non dovrei andare nelle zone maggiormente colpite, ho timore a partire. Se disdico ora la prenotazione perdo la caparra che ho già versato? E sono costretta comunque a pagare la restante somma che avrei dovuto versare all’albergo per il saldo?
Occorre distinguere il caso in cui il rischio alla partenza, in termini di sicurezza ed incolumità del viaggiatore, sia concreto o solo figlio di un timore che, sebbene plausibile, non legittima il consumatore al recesso dal contratto senza perdere tutto o parte del prezzo pagato.
Le calamità naturali sono difatti eventi non prevedibili sia dal consumatore quanto dal prestatore del servizio che ben potrebbe eccepire che l’evento, sebbene verificatosi, sia ormai da considerarsi superato e il servizio possa essere regolarmente prestato.
Come capire se si ha diritto al recesso? Prima di intraprendere un viaggio è sempre consigliabile consultare delle fonti attendibili (quale il sito della Protezione civile o degli Affari Esteri) al fine di carpire tutte quelle informazioni utili ad una serena villeggiatura. Spesso è proprio il Ministero a sconsigliare ai viaggiatori di intraprendere viaggi verso mete che versano in uno stato di pericolo: in tal caso il prestatore del servizio non potrà certamente negare al consumatore il recesso dal contratto ed il rimborso di quanto già versato!
Qualora invece non vi siano concreti motivi che giustifichino la cancellazione della prenotazione, il prestatore del servizio potrà trattenere a titolo di penale la caparra versata dal consumatore con la prenotazione e, se previsto dalle condizioni di contratto, potrà richiedergli di pagare l’intero importo del soggiorno.
Il consiglio al consumatore che voglia viaggiare sereno ed informato è quello di controllare pochi giorni prima della partenza se vi sia una concreta ed attuale situazione di pericolo nel luogo di vacanza e, se dovesse ad ogni modo perdurare la paura, richiedere alla struttura alberghiera la possibilità di recedere dal contratto senza pagare penali, ovvero di poter godere del soggiorno in un diverso periodo.
Il vantaggio potrebbe essere duplice: il consumatore non perde la vacanza ed il professionista non perde il cliente!
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Autore: Unione Nazionale Consumatori
Data: 10 luglio 2018
L’esperto risponde su… disdetta albergo
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