Ho un contratto di fornitura di energia elettrica per la mia PMI e ho ricevuto dal mio gestore una strana comunicazione in cui mi chiede di autocertificare dei dati relativi alla mia azienda per continuare a restare nel mercato tutelato: non capisco di cosa si tratta e temo possa essere una truffa, come devo comportarmi?
La comunicazione che ha ricevuto dipende dal fatto che dal 1° gennaio 2021 ha avuto inizio il progressivo passaggio dal mercato tutelato al mercato libero per una parte delle PMI. Questo provvedimento non riguarda tutte le PMI, ma in particolare, le piccole imprese con un numero di dipendenti tra 10 e 50 e/o fatturato annuo tra 2 e 10 milioni di euro titolari di una fornitura in “bassa tensione” e solo una parte delle microimprese, cioè quelle con meno di 10 dipendenti e fatturato annuo non superiore a 2 milioni di euro titolari di almeno una fornitura con potenza contrattualmente impegnata superiore a 15 kW (se non si rientra in queste categorie il mercato tutelato ha come termine, ad oggi e salvo ulteriori proroghe, il 1° gennaio 2023. L’ARERA ha quindi previsto che per i clienti PMI ancora forniti nel mercato tutelato (basta leggere una bolletta per capire in quale mercato ci si trova!) il fornitore ha l’obbligo di richiedere al cliente la dichiarazione sostitutiva, in cui attesta di non rientrare nelle due categorie prima descritte e, quindi, di aver ancora diritto alla tutela. E’ utile quindi, solitamente attraverso la propria area dedicata on-line che i fornitori mettono a disposizione dei clienti, dare queste informazioni.
In caso si pensi che la comunicazione non riguardi questo aspetto e possa trattarsi di una truffa, o se vi servono informazioni, potete invece segnalarlo al nostro SPORTELLO ENERGIA.
Autore: Marco Vignola
Data: 8 giugno 2021
L’esperto risponde su… mercato tutela Piccole e Medie Imprese
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