Chi paga davvero per la fast fashion? Il webinar con Andrea Minutolo

Redazione UNC
15 Luglio 2024
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Produzione continua e di massa, in tempi brevissimi, con materiali di scarsa qualità e a prezzi molto bassi. Ma la moda a prezzi stracciati ha costi altissimi, dal punto di vista sociale e ambientale. Se noi paghiamo così poco per un abito, chi paga davvero per la fast fashion

Il webinar di UNC con Andrea Minutolo 

A questa e a tante altre domande ha risposto Andrea Minutolo, responsabile scientifico di Legambiente, nel webinar realizzato da Unione Nazionale Consumatori nell’ambito del progetto Rigenerazioni, finanziato dal MIMIT, in cui parliamo di transizione digitale, consumi sostenibili, economia circolare e transizione energetica. 

Cosa fa la fast fashion al pianeta 

Andrea Minutolo affronta spesso i temi della fast fashion e con noi di UNC racconta quanto questa tendenza sia devastante per il pianeta, ma non solo: sfruttamento della mano d’opera, con operai che lavorano tantissime ore al giorno tra sostanze chimiche dannose, in condizioni di lavoro pessime e pericolose, senza diritti e con paghe misere e inquinamento ambientale, con le aziende del fast fashion che usano tessuti di scarsissima qualità per tenere i prezzi bassi.  

Abiti progettati per diventare rifiuti nel giro di pochissimo tempo. Contro ogni principio di riciclo, riuso ed economia circolare. 

“Ognuno di noi, però, può fare una scelta di sostenibilità ogni giorno. Non è solo colpa dei sistemi di produzione” dice Andrea Minutolo “Se io compro una maglietta a basso costo, ma la conservo bene e non la butto via a fine stagione, anche quella è fast fashion? Noi consumatori abbiamo il 50% delle colpe con il nostro stile di vita”. 

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Realizzato nell’ambito del Progetto RiGenerAzioni Finanziato dal MIMIT D.M. 6/5/2022 art. 5 

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