Che cosa succede se abbiamo un incidente in autostrada a causa di un oggetto non rimosso, un animale o un dissesto dell’asfalto? Chi è responsabile?
Dipende. Ad esempio, se la nostra auto viene danneggiata a causa di un oggetto presente sulla carreggiata, possiamo immaginare due diverse situazioni:
- Se l’oggetto viene dal veicolo davanti a noi (per esempio un camion che perde parte del carico), per ottenere un risarcimento dobbiamo rivolgerci al proprietario di quest’ultimo.
- Se non è possibile risalire a chi ha perso l’oggetto che ingombra la carreggiata (per esempio se la caduta è avvenuta prima), il responsabile è l’ente proprietario o gestore, Anas o Autostrade per l’Italia (e società controllate).
In UNC risolviamo molti casi come questo grazie allo strumento di conciliazione con Autostrade per l’Italia. Contatta i nostri sportelli per sapere come ottenere un risarcimento.
Chi risponde degli oggetti in autostrada?
In generale, l’ente proprietario, concessionario o gestore dell’autostrada (a seconda della rete, Autostrade per l’Italia e controllate o Anas) è responsabile della sicurezza e del controllo delle carreggiate e dell’eliminazione tempestiva degli ostacoli che possono creare pericolo.
La legge prevede che è responsabile «salvo che provi il caso fortuito», ciò significa che l’ente può dimostrare che l’incidente è stato causato da eventi imprevisti o imprevedibili. A lui tocca l’onere della prova: deve quindi dimostrare che, pur rispettando tutti i criteri di sicurezza e ripristino delle carreggiate, non ha avuto il tempo materiale di evitare l’incidente.
La società non è responsabile se riesce a dimostrare che:
- L’incidente è dipeso da calamità naturale, ad esempio una frana o un’inondazione
- Non è trascorso un tempo sufficiente affinché venisse a conoscenza del pericolo e potesse intervenire per eliminarlo
- L’abbandono di oggetti pericolosi sulla carreggiata è dovuto al comportamento di terze persone, per esempio se un automobilista perde parte del carico e prosegue senza segnalare il pericolo
Come attivare una conciliazione per ottenere il risarcimento?
Grazie ad un protocollo d’intesa tra Autostrade per l’Italia e Unione Nazionale Consumatori, è operativo l’organismo ADR (Alternative Dispute Resolution) per la risoluzione di questo genere di controversie.
Le procedure di conciliazione di Unione Nazionale Consumatori consentono di evitare il ricorso alla giustizia ordinaria e risolvere i reclami dei consumatori contro le aziende nel modo più rapido ed economico possibile.
Per avviare la procedura basta contattare i nostri sportelli e compilare la domanda di conciliazione.
La Commissione di conciliazione dell’organismo ADR, composta da un rappresentante di UNC e uno di Autostrade per l’Italia, individua una soluzione e la propone al consumatore, che può accettarla o rifiutarla.
La procedura ha una durata massima di 90 giorni, prorogabili una sola volta e solo in caso di particolare complessità per ulteriori 45 giorni.
Altri casi di danni al veicolo
Oltre all’urto con animali o oggetti non rimossi tempestivamente dalla carreggiata autostradale, in quali casi possiamo attivare la procedura di conciliazione e chiedere un risarcimento per i danni al nostro veicolo?
- Urto della sbarra della pista telepedaggio
- Caduta di oggetti da strutture autostradali
- Buca o dissesto del manto autostradale
Si può attivare una conciliazione con Autostrade anche per problemi di:
- Viabilità e sicurezza
- Assistenza all’utenza
- Accessibilità ai servizi autostradali
- Pedaggio errato o mancato pagamento
Rivolgiti a UNC!
Anche tu hai avuto un incidente a causa di oggetti non rimossi in autostrada e non sai come chiedere un rimborso per i danni?
Hai ricevuto una “sanzione” ingiusta per il mancato pagamento del pedaggio?
Rivolgiti ai nostri esperti per avviare una procedura di conciliazione. Compila QUI la domanda.