ISMEA: alimentari +1,1% in sei mesi nel 2019
Consumi alimentari in ripresa nella prima metà dell’anno. Un incremento complessivo della spesa delle famiglie italiane dell’1,1% rispetto allo stesso periodo del 2018. E’ quanto emerge dalle elaborazioni Ismea sui dati Nielsen, dopo un 2018 chiuso con un deciso rallentamento del trend di crescita.
A fare da traino sono state soprattutto le bevande (+2% nel complesso), con vini Doc e spumanti che registrano un incremento della spesa del 5,6%, (nel 2018 segnava +4,8% rispetto all’anno precedente). In termini assoluti, le famiglie italiane hanno destinato oltre 50 milioni di euro in più negli ultimi 6 mesi all’acquisto di vini e spumanti. Stabili i consumi di acqua e bevande analcoliche, mentre segna una prima flessione la spesa per le birre che, dopo il +3% del 2018, torna sui valori del 2017. Tra i generi alimentari, segni positivi per gli ortaggi con +4,6% e +4,1% dei surgelati e i derivati di cereali dove spicca l’impennata degli acquisti di barrette ai cereali con +20% in volume e una spesa che supera, nei primi sei mesi, i 21 milioni di euro. Salgono anche salumi, carni e uova fresche. Risultano stabili gli acquisti di frutta, mentre flette decisamente la spesa per gli oli extravergine soprattutto nel canale della vendita diretta, in una delle campagne produttive più scarse di sempre. Da sottolineare infine, che una referenza su quattro è stata acquistata nel semestre a prezzo scontato, a conferma della tendenza ormai consolidata da parte del consumatore di sfruttare ogni possibile occasione di risparmio.
Carne rossa, latte Uht, formaggi molli, ortaggi surgelati e freschi ma in busta lavati e puliti. E’ il paniere dei principali prodotti sui quali cresce la spesa degli italiani tra gennaio e giugno. Emerge una propensione crescente verso cibi che garantiscono servizio e praticità, come i piatti pronti in aumento del 13%. A trainare gli acquisti sono le carni bovine fresche aumentate del 2% in volumi e del 2,9% in valore; bene anche le avicole, rispettivamente +1,2% e +2,2%, mentre restano stabili le suine (+0,1% i volumi) ma con prezzi medi in aumento dell’1,6%. Stabili i salumi, con trend positivi in volume solo per i salami (+1,2%) contrastati da lievi riduzioni per i prosciutti sia crudi che cotti e dal costante cedimento del consumo di wurstel. Nel comparto dei lattiero-caseari il bilancio della spesa rispetto al primo semestre 2018 torna a stabilizzarsi dopo un lungo periodo negativo. Ad avere la meglio è il latte UHT (+0,7% in volumi) sul fresco (-1,5%), mentre calano i volumi dei formaggi duri, a fronte però di una crescita dei prezzi che porta un aumento della spesa del 3,1%. Crescono invece i consumi per i formaggi molli e per quelli industriali. Quanto ai prodotti vegetali volano gli acquisti di ortaggi e patate surgelati (+4,1 la spesa e +3,8% i volumi), dovuto alla scarsa disponibilità e ai conseguenti prezzi elevati per le anomalie meteorologiche. Un comparto dove si assiste alla costante corsa dei prodotti freschi di IV gamma con incrementi in volume, nei primi sei mesi 2019, del 4,4%, come anche per la frutta a guscio (+12,6% in volume). In calo, invece, la frutta fresca trainata dagli agrumi che registra -1,1% in volume e valore.