Sostenibilità, per 8 italiani su 10 è una vera emergenza

Marcella Mastrobuono
9 Aprile 2024
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Gli italiani sono sempre più attenti alla sostenibilità: fare la raccolta differenziata, spostarsi a piedi, non sprecare cibo, preferire packaging sostenibili e investire secondo criteri etici sono uno stile di vita per un numero sempre maggiore di famiglie, per 8 famiglie su 10 la sostenibilità e l’economia circolare sono una vera emergenza e considerano l’impatto ambientale un criterio di scelta fondamentale nei comportamenti quotidiani.

La ricerca di Eures

Una nuova cultura della sostenibilità e dell’economia circolare che vediamo soprattutto tra i giovani e nelle famiglie con figli. Ma il cambiamento culturale è ancora frenato da mancanza di servizi e infrastrutture e dai costi troppo alti per il consumatore.

Sono i risultati che emergono dalla ricerca svolta da Eures per noi di Unione Nazionale Consumatori insieme a Cittadinanzattiva, Federconsumatori e Udicon-Unione per la Difesa dei Consumatori. La ricerca su economia circolare e consumi sostenibili è stata condotta su più di mille famiglie in tutta Italia e rientra nell’ambito del progetto RiGenerazioni, finanziato dal MIMIT, D.M. 6/5/2022 art. 5

LEGGI LA SINTESI DELLA RICERCA QUI.

Adottare comportamenti green è ancora difficile per tanti motivi, su tutti la scarsa attenzione di politica e istituzioni e la mancanza di informazioni chiare e questo è un dato che emerge in ciascuna delle 5 aree che Eures ha considerato:

  • Packaging intelligente
  • Gestione dei rifiuti
  • Mobilità sostenibile  
  • Spreco alimentare
  • Investimenti sostenibili

LEGGI IL REPORT COMPLETO QUI.

Packaging intelligente e shrinkflation

Cosa c’entra la shrinkflation con il packaging intelligente e sostenibile? Noi di UNC facciamo da sempre una battaglia contro la shrinkflation, sui canali social Massimiliano Dona ha portato questo fenomeno all’attenzione di tantissime persone.

Abbiamo fatto diverse segnalazioni all’Antitrust, che ha avviato un’istruttoria sulle strategie scorrette dei produttori e portato il tema nella commissione d’inchiesta della Camera dei deputati.

Non solo infatti la “sgrammatura” mina il potere di acquisto delle famiglie che acquistano meno prodotto allo stesso costo (se non aumentato), ma è anche un problema di sostenibilità se si considera lo spreco di packaging con confezioni che mantengono la stessa dimensione seppure si riduce il contenuto. Sembra quindi tutto l’opposto di un packaging intelligente!

La maggior parte delle famiglie intervistate da Eures, non conosce la shrinkflation o il packaging intelligente: solo il 29,9% afferma di sapere di cosa si tratta, quindi solo una minoranza delle famiglie fa scelte sostenibili sugli imballaggi dei prodotti.

Tre le soluzioni proposte c’è l’abbassamento delle tasse sui prodotti con etichettatura green (46,7%), l’aumento di finanziamenti e incentivi per le aziende che realizzano imballaggi intelligenti (43,7%). Per il 45,7% degli intervistati servono campagne di comunicazione e formazione su questi temi.

Gestione dei rifiuti

Gli italiani fanno la raccolta differenziata con attenzione: l’89,5% delle famiglie dichiara di differenziare correttamente i rifiuti sempre o spesso, ma non è sempre facile. La poca chiarezza sulla composizione e i materiali degli imballaggi crea confusione per ben il 55,7% di loro.

Inoltre, per più della metà degli intervistati la gestione del servizio di raccolta e gestione dei rifiuti non è adeguata nel Sud e nel Centro Italia (la percentuale scende al 39,1% al Nord) e la mancanza di infrastrutture fa il resto.

I problemi legati alla gestione del servizio e alla mancanza di infrastrutture sono principalmente nelle aree del Centro e del Sud, dove i costi del servizio a carico delle famiglie sono mediamente più alti (Sud 372 € all’anno, Centro 332 € all’anno, Nord 281 € all’anno).

Il 62,4% delle famiglie vorrebbe che ci fossero vantaggi in bolletta per le famiglie virtuose per incentivare il corretto smaltimento dei rifiuti.

Mobilità sostenibile  

Agli italiani piace muoversi in modo sostenibile, soprattutto al Nord (53,2%) e tra le famiglie giovani (55,9%).

Ci si sposta a piedi dove possibile (68,2%), ma il problema che impedisce a chi vuole muoversi in modo green lasciando la macchina a casa, è soprattutto una rete di trasporti pubblici inadeguata (per il 78,8%).

Impossibile fare una scelta sostenibile per spostarsi per i tempi troppo lunghi che impiegherebbe coi mezzi pubblici e per la mancanza di servizi adeguati.

Rendere più efficiente il trasporto pubblico locale e aumentare i finanziamenti per l’acquisto di mezzi a basso impatto ambientale, sono le soluzioni che i consumatori hanno proposto di più.

Spreco alimentare

Sapete dove avviene la maggior parte dello spreco alimentare? Nelle nostre case. Nel 2022, ognuno di noi ha buttato in media 107 kg di cibo.

Le famiglie intervistate dicono di sprecare mediamente il 10,1% del cibo acquistato. Ad ostacolare l’adozione di comportamenti alimentari green sono soprattutto i prezzi più elevati dei prodotti alimentari sostenibili.

Soltanto un terzo delle famiglie li acquista regolarmente o dona cibo in eccesso a familiari, amici, vicini, persone bisognose.

Cosa chiedono le famiglie? Riduzione o azzeramento delle imposte sui prodotti sostenibili (57,2%) e sui prodotti in sconto perché vicini alla scadenza (48,5%).

Investimenti green e finanza sostenibile

Soltanto un quarto degli intervistati si dice informato, mentre il 22,7% non ha alcuna conoscenza degli investimenti green e della finanza sostenibile, percentuale che aumenta tra le persone più anziane.

Tra gli ostacoli, al primo posto (76,1%) c’è lo scarso interesse delle banche a vendere questi prodotti, per cui i clienti non vengono nemmeno informati delle possibilità di fare investimenti green.

Per questo, il 46,1% delle famiglie pensa che servirebbero campagne di comunicazione e formazione sui mass media e il 39,9% nelle scuole e nei luoghi di lavoro.

Articolo realizzato nell’ambito del Progetto RiGenerAzioni Finanziato dal MIMIT D.M. 6/5/2022 art. 5

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