Io e mia moglie abbiamo due case e siamo nello stesso stato di famiglia. Io sono proprietario della prima casa, dove abbiamo la residenza, mia moglie è proprietaria della seconda casa. Le bollette della luce sono intestate a me in entrambe le abitazioni, ma il canone Rai lo pagava mia moglie. Devo dichiarare qualcosa per non pagare due volte o peggio ancora 3 volte (io 2 volte per i due contatori della luce e mia moglie come vecchia abbonata)?
No. Una premessa. Ai fini della presentazione dell’autocertificazione all’Agenzia delle entrate, ossia della “Dichiarazione sostitutiva relativa al canone di abbonamento alla televisione per uso privato”, quella che serve per superare la presunzione secondo la quale si detiene una televisione se si è titolari di un’utenza per la fornitura elettrica ad uso domestico residente, non conta né la proprietà della casa né chi pagava il canone Rai. Nella bozza del decreto del ministero dello Sviluppo Economico, infatti, è previsto che i vecchi abbonati saranno sostituiti dal componente della famiglia anagrafica che paga la luce. L’Agenzia delle entrate, quindi, procederà alla voltura d’ufficio e sua moglie sarà automaticamente sostituita dal suo nominativo, ossia dal titolare del contratto di energia.
Ai fini della dichiarazione, invece, contano le utenze elettriche. Ebbene, se si hanno due o più case, ma le bollette della luce sono sempre intestate ad un solo componente della famiglia (in questo caso sempre a lei, il marito), allora non si deve presentare alcuna dichiarazione, nemmeno se le utenze elettriche sono tutte e due residenziali e nemmeno se il vecchio abbonato Rai era la moglie.
In pratica, se una sola persona ha più utenze residenziali, anche se in comuni diversi ed i contratti sono con imprese elettriche differenti, non si deve dichiarare nulla per evitare il doppio o triplo pagamento del canone. (Mauro Antonelli)
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Autore: Mauro Antonelli
Data: 20 aprile 2016
L’esperto risponde sul canone Rai
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