I promotori del Nutrinform Battery
Il progetto è stato promosso dai Ministeri dello Sviluppo Economico, Politiche Agricole, Salute e Esteri ed è stato realizzato in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, il Consiglio per la Ricerca Economica e Alimentare, rappresentanti dei consumatori, in prima linea la nostra Unione Nazionale Consumatori, ma è sostenuta anche da rappresentanti delle associazioni di categoria della filiera agroalimentare. Vediamo allora più da vicino cos’è il Nutrinform Battery e quali sono le differenze con il Nutriscore.Perché è nato il Nutrinform Battery
Non c’è dubbio che in un mondo sempre più “veloce” i consumatori di prodotti alimentari necessitino di informazioni il più possibile semplificate e intuitive. A questa esigenza risponde il sistema di etichettatura Nutrinform Battery nato proprio dall’esigenza di guidare i consumatori verso scelte alimentari consapevoli, fornendo loro informazioni chiare e immediate sull’etichetta nutrizionale dei prodotti. E’ bene sottolineare che si tratta di un’etichetta nutrizionale fronte pacco, volontaria e dunque non obbligatoria, che contiene informazioni aggiuntive. Non va dunque a sostituire la classica etichetta posta sulle confezioni di prodotti alimentari e contenente invece le informazioni obbligatorie (come quelle nutrizionali e l’elenco degli ingredienti).Nutrinform vs Nutriscore
Sia il sistema Nutrinform che il Nutriscore sono sistemi di etichettatura il cui obiettivo comune è quello di aiutare i consumatori a compiere scelte consapevoli e salutari. Si differenziano in modo significativo e non solo per l’aspetto grafico quanto, soprattutto, per la qualità delle informazioni che forniscono. Il Nutriscore fornisce una valutazione “a semaforo” che va dal rosso al verde e dalla lettera A alla E. Il verde scuro (indicato con la A) rappresenta gli alimenti “buoni”, il rosso (E) quelli “cattivi” da moderare o addirittura escludere dalla nostra alimentazione. Le lettere comprese tra la A e la E rappresentano giudizi intermedi. Queste valutazioni -si badi bene- sono date sulla base di 100 grammi di prodotto. Al contrario il nostro sistema a batteria non orienta le scelte del consumatore tramite un semaforo, ma tramite l’educazione alla porzione realmente consumata. Il sistema proposto dall’Italia, insomma, comunica al consumatore la quantità di nutrienti realmente contenuta nella porzione di alimento che sta assumendo e quanto questa porzione incida sulla sua giornata alimentare. Il Nutrinform Battery è infatti una rappresentazione grafica, con il simbolo della batteria, appunto, che contiene l’indicazione quantitativa del contenuto di energia, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale per singola porzione. Il tutto in rapporto al fabbisogno giornaliero raccomandato al consumatore. Il contenuto energetico è espresso sia in Joule che in Calorie, mentre il contenuto di grassi, grassi saturi, zuccheri e sale è espresso in grammi.L’app che genera le etichette
Oltre a fornire informazioni, il sito web Nutrinformbattery.it mette a disposizione delle aziende agroalimentari, che volontariamente decidono di utilizzare il Nutrinform Battery, un’applicazione che consente di generare autonomamente le etichette da apporre sul prodotto. Inoltre, affinché l’etichetta venga applicata in modo corretto, è stato elaborato un apposito Manuale d’uso.La nostra posizione sull’etichetta nutrizionale
Seppur condivisibile l’intento di guidare il consumatore verso scelte consapevoli non ci sembra che sia perseguito adeguatamente dal Nutriscore: come UNC riteniamo che abbia delle criticità che invece possono essere superate con il sistema a batteria Nutrinfom. Il rischio, infatti, è che il Nutriscore possa favorire un incremento del consumo di alimenti in generale e soprattutto di alimenti ultra-processati, che appariranno verdi e “salutari”. Inoltre, l’etichetta “a semaforo” non focalizza l’attenzione dei consumatori sulla porzione di alimento necessaria e non contribuisce ad una corretta educazione alimentare dei cittadini arrivando persino a penalizzare gli alimenti migliori. Grazie al sistema di etichettatura “a batteria”, invece, il consumatore è in grado di comprendere che, se ha consumato un alimento che, ad esempio, ha contribuito un po’ troppo per la quantità di zucchero, dovrà orientarsi per gli altri alimenti su scelte di porzioni che apportino meno zucchero. In questo modo potrà arrivare a fine giornata senza eccedere, né con i grassi né con gli zuccheri né con il sale. Non dimentichiamo infine l’importanza di tutelare i prodotti Made In Italy, che potrebbero essere penalizzati dal semaforo arancione o rosso. LEGGI ANCHE NUTRISCORE, I PUNTI DELL’ETICHETTA PER GLI ALIMENTIAutore: Sonia Galardo Data: 7 marzo 2022