Nel nostro Paese il dibattito sugli OGM si sta trascinando di molti anni e vede contrapposta una maggioranza di cittadini che è nettamente contraria ad una minoranza che invece è favorevole quanto meno ad approfondirne le conoscenze.
Questa situazione è paradossale perché ha portato ad un profondo oscurantismo che, di fatto, ha portato a bloccare la ricerca scientifica nello sviluppo di vegetali OGM e non solo, con ripercussioni gravissime anche di carattere economico. D’altra parte il nostro Paese importa quantità impressionanti di alimenti OGM destinati in gran parte all’alimentazione zootecnica. Non è azzardato affermare che senza i mangimi OGM le nostre produzioni tipiche di salumi e di formaggi non sarebbero possibili.
L’Unione Nazionale Consumatori, si è più volte dissociata dalle manifestazioni ideologiche anti OGM di altre organizzazioni sociali e politiche del nostro Paese, ritenendo invece necessario informare in modo corretto i cittadini sulle opportunità e sugli eventuali pericoli correlati all’impiego degli OGM. Ha anche sostenuto la necessità di consentire lo sviluppo della ricerca scientifica nello specifico settore come peraltro richiesto dalla quasi totalità dei ricercatori.
Queste idee hanno raramente trovato accoglimento nei media; solo di recente la RAI ha mandato in onda un servizio in cui è stato spiegato con sufficiente chiarezza cosa sono gli OGM e le enormi potenzialità che possiedono per migliorare le condizioni di benessere della nostra società.
L’UNC intende manifestare la propria volontà di contribuire alla diffusione di informazioni corrette anche sugli OGM ed auspica una immediata ripresa delle attività di ricerca scientifica nell’ingegneria genetica per arrestare l’imponente emorragia di risorse umane ed anche economiche verso Paesi più lungimiranti del nostro.
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Autore: Agostino Macrì
Data: 7 marzo 2016
OGM, più informazione e meno ideologia
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