Cosa fare se c’è un ritardo nella consegna della tua spedizione? Purtroppo è un problema che accade spesso i problemi con i servizi postali accadono molto spesso quando affidiamo un pacco a un corriere: ritardi, smarrimenti o danneggiamenti
Per risolvere un problema relativo ad una spedizione, contatta gli esperti di UNC allo sportello Poste e Corrieri.
Quali sono i problemi più frequenti e come comportarsi?
E-commerce, un settore che non conosce crisi
Anche dopo la spinta della pandemia del 2020 la crescita degli acquisti online è stata costante.
Questo ha permesso:
- Consegne più rapide e puntuali
- Maggiore trasparenza nel tracciamento degli ordini
- Opzioni di consegna flessibili (punti di ritiro, lockers, fasce orarie personalizzate)
Tuttavia, l’aumento dei volumi ha anche evidenziato le criticità nella catena di distribuzione, con ritardi e disservizi che rimangono tra i principali motivi di reclamo dei consumatori che si rivolgono a noi.
Abbiamo il diritto di recesso
Per i contratti conclusi fuori dei locali commerciali abbiamo 14 giorni per recedere dal contratto e scattano non dal giorno in cui abbiamo fatto l’ordine, ma, secondo l’art. 52 del Codice del Consumo (D.lgs n. 206/2005), nel caso di contratti di vendita, dal giorno in cui acquisiamo il possesso fisico del bene, cioè dal giorno della consegna.
Per beneficiare del diritto di recesso devono esserci almeno due condizioni:
- L’acquisto deve essere di consumo, cioè effettuato da un consumatore che compra da un venditore professionale. Sono esclusi i contratti tra privati o quelli tra imprese.
- L’acquisto deve essere fatto online o a distanza: ad esempio per telefono, televendita o sulla pubblica via.
Tante sono le segnalazioni che abbiamo ricevuto anche per prodotti ricevuti in tempo ma difettosi, completamente rotti, oppure diversi da quelli ordinati. Se vuoi restituire il prodotto difettoso, valgono le norme sulla garanzia, quindi hai sempre 2 anni di tempo per contestare il difetto e chiedere di riparare o sostituire il bene!
In quali casi non posso fare il reso?
Ci sono dei casi, elencati dallo stesso Codice del Consumo, in cui non abbiamo diritto al reso.
Eccone alcuni:
- contratti per servizi, se già completamente eseguiti prima del termine per il reso
- fornitura di beni che rischiano di deteriorarsi o scadere rapidamente
- fornitura di beni sigillati che non si prestano ad essere restituiti per motivi igienici o di salute
- contratti per lavori urgenti di riparazione o manutenzione presso l’abitazione del consumatore
- acquisto di video o software informatici sigillati che sono stati aperti dopo la consegna
- fornitura di giornali, periodici e riviste
- contratti turistici, di trasporto o autonoleggio
- fornitura di beni su misura o chiaramente personalizzati
In particolare, occhio al bene personalizzato, perché capita che il venditore offra una personalizzazione gratuita (ad esempio di incidere le tue iniziali) proprio per non dover concedere il diritto di reso!
Il venditore ha l’obbligo di consegnare senza ritardi
C’è un articolo specifico, l’art. 61, che prevede che, salva diversa pattuizione delle parti, il professionista è obbligato a consegnare i beni senza ritardo ingiustificato e al più tardi entro 30 giorni dalla data di conclusione del contratto. Se non lo fa, il consumatore può invitarlo ad effettuare la consegna entro un termine supplementare appropriato alle circostanze e, se anche quest’ultimo scade senza che i beni gli siano stati recapitati, è legittimato a risolvere il contratto, salvo il diritto al risarcimento dei danni.
Il cliente, però, non è gravato dall’onere di concedere al professionista il termine supplementare se il rispetto del termine pattuito dalle parti per la consegna del bene è essenziale.
Basta anche che il consumatore informi il professionista, prima della conclusione del contratto, che la consegna deve avvenire entro una certa data, ossia entro Natale o prima di un compleanno, perché sia automaticamente essenziale e, allora, non solo è legittimato a risolvere immediatamente il contratto per inadempimento, ma potrebbe scattare, nei casi più gravi, anche il diritto al risarcimento dei danni. Il professionista, a quel punto, è tenuto a rimborsargli senza indebito ritardo tutte le somme versate in esecuzione del contratto.
Pacco in ritardo, il consumatore può fare reclamo
Ma se l’acquisto lo volete ancora, nonostante la consegna in ritardo? Allora la cosa migliore è scrivere al venditore. Inutile dire che se fate scrivere da un nostro legale vi daranno sicuramente più retta, risultando la minaccia più credibile. In sostanza si tratta di una diffida ad adempiere.
Inviate un reclamo scritto con pec o raccomandata a/r al venditore (anche alla sede legale, se indirizzo diverso) intimando la consegna “entro e non oltre 5 (cinque) giorni dal ricevimento della presente“, annunciando, in caso di mancata consegna entro i termini indicati, che adirete senza ulteriore indugi le vie legali per la miglior tutela dei vostri interessi, quantificando i danni subiti e riservandovi di segnalare il caso all’Antitrust per le opportune valutazioni in materia di pratiche commerciali scorrette.
E se il pacco l’abbiamo spedito noi?
E se il pacco l’abbiamo spedito noi possiamo controllare la Carta dei servizi del corriere, devono essere previsti degli indennizzi.
Per Poste Italiane, ad esempio, l’ammontare del rimborso o l’entità del ritardo sono molto variabili a seconda che sia un pacco ordinario nazionale, previsto dalla Carta del Servizio Postale Universale, o altri tipi di prodotti postali.
È possibile anche accedere ad una procedura di conciliazione attraverso l’Unione Nazionale Consumatori sia per i disservizi con Poste Italiane sia con altri corrieri come TNT (Fedex), UPS, GLS, DHL, Inpost. Nel caso di Poste, ad esempio, la controversia in sede conciliativa viene decisa nelle ipotesi di ritardi, perdita, danneggiamento totale o parziale, in cui emerga un danno economico accertato, di natura non indiretta, derivante da un provato disservizio di Poste.
Anche tu hai problemi con una spedizione? Il tuo pacco non arriva o è arrivato danneggiato? Scrivici!
I nostri esperti dello SPORTELLO POSTE E CORRIERI ti aiuteranno a tutelare i tuoi diritti.