Parchi avventura che passione! Con l’arrivo della primavera riparte la stagione dei parchi avventura, ma quali norme devono rispettare per garantire un divertimento in tutta sicurezza? Scopriamolo insieme.
Cosa sono i parchi avventura
Sono sempre di più i parchi avventura disseminati su tutto il territorio nazionale; questi percorsi acrobatici stanno riscuotendo un successo sempre maggiore grazie alla loro capacità di offrire una nuova forma di divertimento a contatto con la natura. Spesso si tratta di percorsi sospesi in aria, tra gli alberi o su altri supporti naturali o artificiali; tramite cavi di acciaio, carrucole, corde tirolesi e pedane sospese, l’utente può effettuare percorsi di varia difficoltà e tipologia.
Tutti coloro che intendano cimentarsi nell’attività ricevono un breve insegnamento sulle tecniche di progressione e sulle misure di sicurezza e possono decidere se svolgere il percorso scelto in completa autonomia o sotto la supervisione di guide.
I requisiti di sicurezza dei parchi avventura
I requisiti di sicurezza dei percorsi acrobatici sono stati fissati in un insieme di norme pubblicate dall’UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione) in grado di stabilire rigidi parametri per garantire la sicurezza delle strutture e definire le regole di progettazione, costruzione, controllo e manutenzione dei percorsi. Per legge, inoltre, tali percorsi sono soggetti a visite ispettive con cadenza annuale.
Ecco le caratteristiche principali che devono avere:
1. devono sorgere in aree sicure, in modo da garantire che si trovino in un luogo da cui – in caso di emergenza – sia possibile far defluire rapidamente tutti i partecipanti da qualsiasi punto in cui essi si trovino. Vanno anche presi in considerazione (sia in fase di progettazione sia nella gestione della struttura stessa) fattori locali come la luminosità, l’umidità, il pericolo di alluvioni e valanghe.
2. Devono essere realizzati con materiali selezionati e protetti in modo che l’attrezzatura mantenga la sua integrità nel tempo. Un altro elemento da tenere in considerazione è il degrado dei componenti strutturali dovuto all’influsso degli elementi atmosferici in genere: per le funi di sicurezza si devono usare solo funi metalliche di acciaio inossidabile o zincato.
3. Devono essere progettati e fabbricati con attenzione, tenendo in considerazione l’altezza e il peso corporeo dei partecipanti utilizzatori, nella struttura non devono essere presenti bordi affilati a portata dell’utente né aperture che possano rappresentare un potenziale rischio di intrappolamento per gli arti.
4. Devono disporre di uno spazio libero di caduta (ossia uno spazio in cui l’utente possa impattare correndo il minimo dei rischi). Se c’è la possibilità che un utilizzatore possa entrare in collisione con un ostacolo posto nelle vicinanze – ad esempio un albero – si deve installare un appropriato dispositivo di sicurezza, ad esempio un’imbottitura su parte del tronco.
5. Possono accogliere solo utenti che abbiano ricevuto un adeguato addestramento da parte di istruttori preparati; gli istruttori dovranno indicare tipo di percorso e i rischi connessi, le attrezzature da usare in caso di necessità, il modo in cui utilizzare tali attrezzature, come interpretare la segnaletica posizionata all’inizio di ogni percorso, come identificare gli istruttori e comunicare con loro, cosa fare nell’eventualità di un incidente.
6. Devono riportare chiaramente il numero della norma e il nome del fabbricante o fornitore. Per accedere al percorso è necessario utilizzare imbracature, funi di sicurezza, moschettoni, guanti e caschi: tutti dispositivi di sicurezza rispondenti alle norme tecniche di riferimento. Il fabbricante o fornitore dovrà fornire le istruzioni per la manutenzione, anche per quanto riguarda i dispositivi di protezione individuale (verifiche, manutenzione e immagazzinaggio, registrazione della vita di servizio, identificazione dell’attrezzatura mediante marcatura).
7. Devono garantire all’utente tutte le informazioni necessarie.
Le indicazioni ulteriori per i bambini
Per i bambini di età inferiore ai sei anni che accedono ai percorsi è richiesta una supervisione di livello 1, ossia l’istruttore deve poter intervenire fisicamente in qualsiasi momento del percorso, mentre i bambini dai sei agli otto anni devono essere sottoposti a una supervisione di livello 2 , situazione in cui un istruttore è sufficiente che possa vedere chiaramente il partecipante e intervenire verbalmente.
L’ispezione periodica dei parchi avventura
L’ispezione periodica dovrebbe essere eseguita almeno ogni anno solare e con un intervallo massimo di 15 mesi, questa ispezione deve essere eseguita da parte di un Organismo di Ispezione EN ISO/IEC 17020:2012 di tipo A, B o C e deve comprendere la verifica dei percorsi da effettuarsi in altezza.
L’utilizzo di binocoli e le ispezioni da terra da parte degli ispettori accreditati, non rispettano dunque la norma e non sono assolutamente consentite.