Come ogni festività, anche a Pasqua ci ritroveremo con la famiglia o con gli amici a gustare i prodotti della nostra tradizione e uova di cioccolato e colombe sono da sempre le protagoniste della tavola di Pasqua! Ma a cosa dobbiamo stare attenti quando andiamo al supermercato a scegliere uova e colomba?
Il nostro esperto, il prof. Agostino Macrì, ci dà alcuni consigli.
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Uova di cioccolato, attenzione all’etichetta
Le uova di cioccolato sono le preferite dai bambini. La tradizione delle uova di Pasqua nasce dalle uova sode che un tempo venivano colorate durante questa festività.
Oggi si fa sempre meno caso alla qualità del cioccolato, al suo peso e al costo unitario. La differenza tra un cioccolato di pregio e uno di minore valore la fa la quantità di cacao: un cioccolato fondente in cui il cacao è molto superiore al 50 per cento, ad esempio, dovrebbe costare di più di un cioccolato al latte.
A cosa stare attenti quando dobbiamo scegliere l’uovo di Pasqua:
- Leggiamo sempre attentamente le etichette, facendo attenzione alla data di scadenza del prodotto e alla qualità del cioccolato. Il ‘cioccolato puro’ non contiene oli tropicali o altri grassi vegetali, in caso contrario deve essere riportata chiaramente e facilmente leggibile la dicitura ‘contiene altri grassi vegetali oltre al burro di cacao’.
- Nelle etichetta c’è sempre la natura dei grassi vegetali aggiunti, come olio di palma o altri oli, quindi la dicitura ‘senza olio di palma‘ è pleonastica e serve solo a trarre in inganno i consumatori.
- Se guardiamo l’etichetta possiamo sapere facilmente se il prezzo dell’uovo è adeguato: considerato il contenuto in cacao della cioccolata (inferiore al 50%) e valutati i costi di produzione, di confezione e della sorpresa, un prezzo ragionevole dovrebbe aggirarsi tra i 35 e i 45 euro al Kg.
Colombe, occhio ai prodotti civetta
Anche il prezzo delle colombe, altre regine della tavola di Pasqua, cambia in funzione non tanto della qualità e della sicurezza, quanto delle strategie di vendita. Può capitarci, infatti, di trovare la stessa colomba a prezzi molto diversi tra i vari punti di vendita.
Attenzione! Potrebbe essere un ‘prodotto civetta’, che ha lo scopo di attirare i consumatori in quel negozio solo per indurli a fare altri acquisti. Bisogna soltanto evitare di abboccare e limitarsi ad acquistare soltanto i prodotti i cui costi sono effettivamente convenienti.
Per le colombe, così come per pandori e panettoni, esistono dei disciplinari di produzione che dicono esattamente come debbono essere fatte e con quali ingredienti.
La colomba può chiamarsi tale soltanto se prodotta secondo quanto previsto dal decreto del Ministero delle Attività Produttive del 22 luglio 2005, Disciplina della produzione e della vendita di taluni prodotti dolciari da forno, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale N. 177 del 1° agosto 2005.
La colomba è solo il “prodotto dolciario da forno a pasta morbida, ottenuto per fermentazione naturale da pasta acida (lievito madre), di forma irregolare ovale simile alla colomba, una struttura soffice ad alveolatura allungata, con glassatura superiore e una decorazione composta da granella di zucchero e almeno il 2% di mandorle, riferito al prodotto finito e rilevato al momento della decorazione”.
Al supermercato ci sono tanti prodotti diversi e buonissimi, ma non tutti sono vere colombe!