Premio Dona 2017, il mondo dei consumatori e delle imprese ha risposto “presente” all’invito
dell’Unione Nazionale Consumatori per l’undicesima edizione dell’evento dedicato alla memoria di
Vincenzo Dona, il padre del movimento consumerista in Italia. Il 24 novembre, nella abituale cornice del
Teatro Argentina di Roma, il presidente di Unc,
Massimiliano Dona, ha aperto i lavori con un caloroso “benvenuti a casa”. Perché è di
casa intelligente, di
domotica e
internet delle cose (IoT, Internet of things) che si è parlato in questa edizione del premio, nella convinzione che la rivoluzione digitale che sta entrando nelle nostre case porterà vantaggi e “comodità” per tutti, ma a patto che ci sia piena consapevolezza da parte dei consumatori.
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Casa intelligente, opportunità e rischi
Produttori e fruitori dell’
innovazione si sono seduti allo stesso tavolo per un confronto a 360 gradi che, attraverso un carosello di suggestivi spot pubblicitari -dal bianco e nero de
I Pronipoti ai contrasti emozionali su cui punta l’accattivante linguaggio odierno del marketing- ha preso per mano il consumatore aprendogli le porte di un futuro che sta già vivendo.
Il titolo scelto per questa edizione del Premio Dona,
“Home smart home” è stato scelto proprio per spiegare che qualunque sia il nostro concetto di abitazione -dalla casa sull’albero che sognavamo quando eravamo piccoli a quella iperconnessa- l’importante è “sentirsi a casa”, dentro e fuori le mura domestiche
. “Pensando alla casa -ha spiegato Massimiliano Dona- siamo chiamati ad
aggiornare la nostra cassetta degli attrezzi delle attenzioni da riservare ai nostri consumi e agli oggetti che popolano le nostre abitazioni. Se facciamo questo passaggio, non avremo alcun motivo per temere l’Internet delle cose”. Insomma,
“sono ormai maturi i tempi per una crescita di consapevolezza collettiva. La domotica, i nostri dati che vengono costantemente monitorati, gli spazi in cui viviamo sorvegliati da micro-telecamere, il concetto di cyber security domestica, fanno tutti parte di un processo che non dobbiamo subire ma vivere. Solo così ci sentiremo ancora padroni delle nostre chiavi di casa”.
Casa intelligente: i protagonisti
Durante la mattinata dei lavori, il registro narrativo ha così seguito il doppio filone che anima l’
“internet delle case”: sentimento e tecnologia, accoglienza e
smart solutions. A essere raccontate sono le esperienze di chi sta costruendo, mattone su mattone, la casa del domani e offrendo soluzioni per renderla più comoda e attenta agli sprechi. Sul palco si sono alternati
Gianni Bientinesi, Business Intelligence Director di
Leroy Merlin;
Riccardo de Bernardinis, Ceo di
Ernesto.it; Massimo Bernardoni, Co-Founder di
Airlite; ;
Claudio Velardi, Presidente della
Fondazione Ottimisti Razionali; Francesco Casoli, Presidente di
Elica;
Milvia Panico, Head of Corporate Communication & PR
METRO Italia Cash and Carry;
Barbara Covili, General Manager
Mytaxi Italia;
Giuliano Sciortino, Segretario Generale
AVEDISCO (Associazione Vendite Dirette Servizio Consumatori);
Mauro Berruto, Ad della
Scuola Holden;
Giulio Salvadori, Direttore dell’
Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano;
Romano Righetti, Direttore External Affairs
Vodafone Italia; Massimo Villa, Responsabile marketing Sviluppo Immobiliare
BTicino;
Daniele Lago, Ad
LAGO;
Francesco Morace, Sociologo e Presidente di
Future Concept Lab. In mezzo, la performance sonora di
Chiara Luzzana, Sound designer che ha fatto ballare la platea al ritmo dei rumori della casa e due tavole rotonde: la prima moderata dal giornalista di
Largo Consumo, Armando Garosci, dal titolo “Quanto spreco” con protagonisti il Presidente di
Federalimentare Luigi Scordamaglia, il Presidente di
Federdistribuzione Giovanni Cobolli Gigli, il Presidente di
Fondazione Banco Alimentare Onlus Andrea Giussani e il Direttore dell
’Istituto Italiano Imballaggio Marco Sachet. La seconda moderata da
Marco Vignola, Responsabile settore energia di UNC, con ospiti
Mauro Fanfoni, Responsabile strategia e innovazione di
Eni gas e luce,
Marco Landoni, Direttore Marketing
Edison Energia;
Renato Cremonesi, Presidente di
Cremonesi.
I premi
Momento particolarmente atteso è stato quello
dell’assegnazione dei Premi. L’
Associazione Peter Pan Onlus è stata insignita del
Premio Vincenzo Dona per le personalità “per il quotidiano impegno nel regalare un sorriso a bambini e adolescenti affetti da malattie onco-ematologiche e per il lavoro di dare ospitalità alle loro famiglie, ricordando che la casa è prima di tutto accoglienza, condivisione e socializzazione”.*
Lo stesso premio è andato agli studenti
dell’Istituto Professionale per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera Vincenzo Gioberti “per l’impegno nella formazione delle giovani generazioni come professionisti dell’accoglienza e per la passione nel favorire la crescita di consapevolezza nei giovani consumatori.”
Per la sezione “stampa”, il riconoscimento è andato alla rivista
Home!; per la sezione “migliori tesi di laurea in materia di tutela dei consumatori” a
Melissa Sessa dell’ Università di Roma La Sapienza per una tesi dal titolo “La smart home nella sua dimensione sociale”; per il comitato UNC alla
delegazione di Senigallia (AN).
Il senso del Premio Dona 2017
Tanti spunti interessanti in questa lunga mattinata di confronto, ma affidiamo una possibile sintesi alle parole di
Mauro Berruto, Amministratore Delegato della Scuola Holden, e a
Francesco Morace, sociologo e vincitore dell’edizione 2016 del Premio Dona.
Il messaggio di
Berruto, una vita dedicata allo sport e alla formazione dei giovani e dei campioni, è stato molto apprezzato: raccontando la casa come un viaggio in cerca di accoglienza ha ricordato “
il gesto a cui tendiamo da sempre. Tornare a casa è il motore che spingeva Ulisse verso Itaca 2800 anni fa, il desiderio che tutte le mattina ci entra in testa quando usciamo per raggiungere i nostri posti di lavoro o partiamo per viaggi brevi o lunghi che siano. Tornare a casa è l’obiettivo più genuino degli umani, dai tempi delle caverne a quelli dei grattacieli, perché la nostra “casa” evoca un senso di sicurezza, è un confine che tracciamo e che definisce il luogo del nostro sentirci protetti. Ma, come ha detto Claudio Magris, ‘Io penso che le frontiere vadano superate, ma anche mantenute assieme alla propria identità. Un modo corretto di viverle è sentirsi anche dall’altra parte’”.
Anche
Francesco Morace ha portato in qualche modo la riflessione sul concetto di abbattimento delle barriere in quanto la casa non è più il bozzolo sicuro in cui rifugiarsi, ma si va oltre:
“nella metamorfosi in atto nella nostra quotidianità, le qualità di vita tipiche della domesticità diventano pervasive e influenzano il vissuto degli uffici, dei mezzi di trasporto e di molte aree urbane. Nello stesso tempo la dimensione tecnologica dell’online modifica la progettazione delle case e dei suoi spazi di vita, adeguandosi ai nuovi comportamenti dei ConsumAutori”. Non solo, diventa fondamentale l’alleanza generazionale con nonni costretti a diventare tecnologici per rimanere connessi ai propri nipoti: nelle parole di Morace, come in quelle di Berruto, c’è il senso di questa giornata di lavori e dell’impegno quotidiano a difesa dei diritti dei consumatori che l’Unc porta avanti da quando è stata fondata nel 1955 da Vincenzo Dona.
Un impegno che si
tramanda di generazione in generazione, come dimostra il sorriso del piccolo Vincenzo Dona, preso in braccio sul palco del Teatro Argentina dal papà Massimiliano per salutare simbolicamente il nonno nel giorno che porta il nome di entrambi
Consumatori di ieri, di oggi e di domani, l’appuntamento è alla prossima edizione!
Autore: Simona Volpe e Rocco Bellantone
Data: 29 novembre 2017