Cittadini, piccole e medie imprese, enti del terzo settore e amministrazioni locali che si mettono insieme per produrre, da soli e da fonti rinnovabili, l’energia di cui hanno bisogno, facendo bene all’ambiente e generando anche un impatto economico positivo, alleggerendo le bollette delle famiglie.
Ma che cos’è e quali sono i vantaggi di una comunità energetica?
Il webinar di UNC con Tommaso Galassi e Marco Vignola
Abbiamo chiesto questo e tante altre cose a Tommaso Galassi, direttore dello Sviluppo comunità energetiche di Edison, e Marco Vignola, vicepresidente di UNC, nel webinar realizzato da Unione Nazionale Consumatori nell’ambito del progetto Rigenerazioni, finanziato dal MIMIT, in cui parliamo di transizione digitale, consumi sostenibili, economia circolare e transizione energetica.
Comunità energetiche e gruppi di autoconsumatori
Anche un semplice condominio può installare un impianto fotovoltaico e condividere l’energia che produce, con vantaggi in termini di risparmio e sostenibilità: in quel caso parliamo di gruppi di autoconsumatori collettivi e associarsi non è difficile.
Più complessa è la creazione di una Comunità energetica, anche per alcune lungaggini burocratiche, ma le opportunità per i consumatori sarebbero notevoli: “Gestire una comunità energetica è tutt’altro che semplice e sicuramente nessuno ci regala gli impianti, ci sono dei costi da affrontare” dice Tommaso Galassi, direttore dello Sviluppo comunità energetiche di Edison “ci sono comunque degli incentivi statali, anche fondi del PNRR. In Italia siamo agli albori, ma noi abbiamo già creato delle CER in cui abbiamo investito direttamente, quindi senza costi per i consumatori, a cui siamo riusciti a dare benefici diretti pari a una o due mensilità all’anno di bolletta elettrica”.
“Le comunità energetiche sono un pezzo importante della transizione ecologica, perché l’energia è prodotta solo con fonti rinnovabili” spiega Marco Vignola, vicepresidente di UNC “e ci sono anche vantaggi economici perché l’energia consumata è autoprodotta. Certo ci sono delle difficoltà, perché la costituzione di una CER è complicata dalla burocrazia e i costi non sono bassi. È complicato, ma è una bella sfida e se si scaricano i costi in maniera equa la comunità energetica è sicuramente un modo per rendere democratico il mercato dell’energia”.
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Realizzato nell’ambito del Progetto RiGenerAzioni Finanziato dal MIMIT D.M. 6/5/2022 art. 5