Per spiegare chi può usufruire di queste agevolazioni, come si fa ad accedervi e quali sono gli interventi detraibili, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una guida ad hoc sul suo sito www.agenziaentrate.gov.it. Ecco alcuni dei punti più importanti.
Quali sono le detrazioni fiscali previste?
Anche per il 2018 si potrà beneficiare di detrazioni fiscali pari al 50% per spese che non siano superiori ai 96mila euro per ogni singolo immobile in cui si decidono di effettuare lavori di ristrutturazione. Il rimborso della spesa sostenuta avverrà a rate e verrà saldato nell’arco di dieci anni. Salvo nuove proroghe, a partire dal 1° gennaio del 2019 le detrazioni fiscali torneranno a essere pari al 36% rispetto alla spesa sostenuta.Quali lavori di ristrutturazione sono detraibili?
Nel caso delle singole unità immobiliari possono essere svolti i seguenti interventi:- manutenzione straordinaria (installazione di ascensori e scale di sicurezza, realizzazione e miglioramento dei servizi igienici, sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso, rifacimento di scale e rampe, interventi finalizzati al risparmio energetico, recinzione dell’area privata, costruzione di scale interne);
- restauro e risanamento conservativo (eliminazione e prevenzione di situazioni di degrado, adeguamento delle altezze dei solai nel rispetto delle volumetrie esistenti, apertura di finestre per esigenze di aerazione dei locali);
- ristrutturazione edilizia (demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria dell’immobile preesistente, modifica della facciata, realizzazione di una mansarda o di un balcone, trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda, apertura di nuove porte e finestre, costruzione dei servizi igienici in ampliamento delle superfici e dei volumi esistenti);
- ricostruzione o ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi;
- eliminazione delle barriere architettoniche, aventi a oggetto ascensori e montacarichi (per esempio, la realizzazione di un elevatore esterno all’abitazione);
- realizzazione di ogni strumento idoneo a favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione per le persone con disabilità gravi;
- prevenire il rischio del compimento di atti illeciti (rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o recinzioni murarie degli edifici, apposizione di grate sulle finestre o loro sostituzione; porte blindate o rinforzate, apposizione o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini; installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti, apposizione di saracinesche, tapparelle metalliche con bloccaggi, vetri antisfondamento, casseforti a muro, fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati, apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline);
- cablatura degli edifici e al contenimento dell’inquinamento acustico;
- interventi per il conseguimento di risparmi energetici;
- interventi per l’adozione di misure antisismiche;
- interventi di bonifica dall’amianto e di esecuzione di opere volte a evitare gli infortuni domestici;
- manutenzione ordinaria (riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici, sostituzione di pavimenti, infissi e serramenti, tinteggiatura di pareti, soffitti, infissi interni ed esterni, rifacimento di intonaci interni, impermeabilizzazione di tetti e terrazze, verniciatura delle porte dei garage);
- manutenzione straordinaria;
- restauro e risanamento conservativo;
- ristrutturazione edilizia;
Come si pagano i lavori di ristrutturazione detraibili?
Per ottenere le agevolazioni fiscali i pagamenti dei lavori di ristrutturazione devono essere effettuati con il cosiddetto “bonifico parlante”, vale a dire un bonifico bancario o postale (anche on line) da cui risultino:- causale del versamento, con riferimento alla norma (articolo 16-bis del Dpr 917/1986);
- codice fiscale del beneficiario della detrazione;
- codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento;
Si può richiedere il bonus ristrutturazioni se si usufruisce di un finanziamento?
Sì. In questo caso può essere richiesto lo sconto Irpef del 50%, la società finanziaria deve pagare tramite bonifico e il titolare dell’agevolazione fiscale deve conservare la ricevuta del bonifico.Risparmio energetico
A partire dai lavori effettuati dal 1° gennaio 2018 è obbligatorio comunicare all’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) per via telematica le spese di ristrutturazione sostenute. Dal 30 marzo scorso è attivo il sito dell’Agenzia finanziaria2018.enea.it per la trasmissione dei dati relativi agli interventi di efficienza energetica ammessi alle detrazioni fiscali (dal 50% all’85%) e conclusi dopo il 31 dicembre 2017. Inoltre, per aiutare gli utenti a risolvere i problemi di natura tecnica e procedurale sul portale curato sempre da ENEA efficienzaenergetica.acs.enea.it sono disponibili un vademecum, risposte alle domande più frequenti, la normativa di riferimento e un servizio di help desk a cui inviare i propri quesiti.Il bonus ristrutturazioni esclude altri bonus?
Il bonus ristrutturazioni non è cumulabile con l’Ecobonus (per il risparmio energetico al 65%) e con gli altri bonus casa introdotti o confermati con la Legge di Bilancio 2018. Il bonus ristrutturazioni dà invece diritto a beneficiare del ed bonus mobili ed elettrodomestici (detrazione del 50% per una spesa massima di 10.000 euro ma solo se l’acquisto viene effettuato dopo una ristrutturazione). Autore: Rocco BellantoneData: 10 aprile 2018