1161 (Sdc – dic. 2015) – Sconti record per gli imminenti saldi invernali. E’ questa la previsione dell’Unione Nazionale Consumatori che ha analizzato gli sconti effettivamente praticati dai commercianti dal 2011 al 2015 secondo le rilevazioni dell’Istat e stimato il trend per quest’anno. Nel periodo di riferimento, per tutte le voci di spesa coinvolte nelle vendite di fine stagione, dall’abbigliamento alle calzature, si registrano sconti in continuo rialzo. I commercianti, insomma, sono stati indotti dalla crisi a ridurre sensibilmente i prezzi. Anche nel 2016 gli sconti continueranno a salire.
Il record è per i vestiti (Indumenti) che saranno scontati del 31,1%, con un incremento dello sconto, rispetto al gennaio 2015, del 14,38%. Il secondo capitolo di spesa più scontato saranno le calzature: i prezzi scenderanno del 27,35%, con un ribasso record, rispetto al gennaio 2015, del 15,89%. Il calo minore, come sempre, spetta agli accessori, con uno sconto stimato del 15,37%.
Dall’indagine dell’associazione di consumatori emergono in modo chiaro due cose: in primo luogo, che durante la recessione gli sconti sono progressivamente saliti; in secondo luogo che gli sconti solitamente pubblicizzati in vetrina (70%, 50%) sono gonfiati. Anche se i dati Istat sono una media, la differenza è troppo elevata per non destare sospetti. L’abitudine, insomma, di aumentare il prezzo vecchio, così da alzare la percentuale di sconto ed invogliare maggiormente all’acquisto, è dura a morire. Il consiglio dell’UNC, quindi, è di guardare sempre al prezzo effettivo da pagare e di diffidare di riduzioni troppo elevate, superiori al 50%. Salvo nell’Alta moda, infatti, un commerciante non può avere ricarichi così alti. Con percentuali così grandi, dovrebbe vendere sottocosto.
Per leggere altri consigli anti bidone clicca qui
In caso di problemi o per avere maggiori informazioni, contattaci attraverso il nostro sportello
Autore: Mauro Antonelli
Data: 30 dicembre 2015
Saldi record, ma occhio alle fregature!
Vuoi ricevere news sul mondo dei consumatori?
Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere aggiornamenti sui reclami più diffusi.