Un ulteriore passo avanti nella battaglia contro il secondary ticketing: il primo luglio 2019 è entrata in vigore la legge che prevede i biglietti nominali per i concerti, come già accade per le partite di calcio professionistico.
L’emendamento alla legge di Bilancio 2018 risponde ad un’emergenza più volte denunciata dall’Unione Nazionale Consumatori: si tratta di un vero e proprio bagarinaggio online realizzato grazie alla tecnologia. Quando un sito mette in vendita i biglietti per un concerto, questi diventano subito irreperibili; non c’entra nulla la grande attesa dei fan per un evento, non sono persone in carne ed ossa a mandare subito esauriti i tickets: interviene la tecnologia con i cosiddetti “bot”. Programmi informatici che fanno razzia di migliaia di biglietti in pochi secondi per poi rimetterli immediatamente in vendita su un mercato parallelo (secondary ticketing appunto) a prezzi folli!
Già nel 2016 la nostra associazione aveva diffidato e poi denunciato il portale Ticketone; secondo numerose segnalazioni giunte ai nostri sportelli il sito di ticketing era del tutto sprovvisto di strumenti tecnici idonei ad evitare l’acquisto massivo di tagliandi con modalità fraudolente.
Grazie al nostro intervento è arrivata la prima sanzione comminata sul secondary ticketing con la condanna di Ticketone dell’aprile 2017.
Da allora molte cose sono cambiate, anche grazie all’intervento del Parlamento Europeo contro il fenomeno del bagarinaggio online: con la modifica alla Direttiva sulle pratiche commerciali scorrette intervenuta nei primi mesi del 2019 si cerca di impedire l’uso di programmi informatici grazie ai quali alcune società fanno incetta dei biglietti di eventi e concerti per poi rivenderli a un prezzo maggiorato (nello specifico, lo scorso 17 aprile, l’Europarlamento ha votato la messa al bando di questi software secondo standard minimi che dovranno poi essere recepiti dai singoli Stati membri nei prossimi mesi).
A questo si aggiunge, come detto, un emendamento alla legge di bilancio presentato dall’on. Sergio Battelli (Movimento 5 Stelle), che introduce il biglietto nominale per gli eventi con più di 5mila partecipanti; per entrare al concerto, dunque verrà richiesto il documento di identità e scatteranno le multe in caso di irregolarità.
E se per un imprevisto si è costretti a rinunciare al concerto e si vuole cedere o vendere il biglietto? Fino ad oggi lo poteva rimettere in vendita – o regalare – a chiunque senza troppi problemi, proprio perché si trattava di un tagliando anonimo. Dal primo luglio, in questi casi, si potrà rimettere il biglietto a disposizione sulle piattaforme primarie e, dietro pagamento di una piccola tariffa, venderlo al prezzo di acquisto. È prevista anche la possibilità di un cambio nominativo, dietro pagamento di una commissione.
Insomma la legge sembra migliorare la situazione, anche se purtroppo ai nostri sportelli continuano ad arrivare segnalazioni di casi poco trasparenti.
Invitiamo i consumatori che vogliono denunciare casi di secondary ticketing di contattarci attraverso il nostro SPORTELLO GENERICO.
Autore: Unione Nazionale Consumatori
Data: 2 luglio 2019
Secondary ticketing, una legge obbliga al biglietto nominale
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