I risultati del primo sondaggio sui bitcoin
Risultati positivi per il primo sondaggio sui bitcoin, mai realizzato in Italia: non solo più del 60 per cento degli intervistati dimostra una certa predisposizione per la moneta elettronica, ma andando nello specifico sui bitcoin, oltre il 75 per cento risponde “sì” alla domanda “Hai mai sentito parlare di bitcoin?”.
Il nostro sondaggio non ha ovviamente un valore statistico, visto che il campione non è rappresentativo, ma mira semplicemente a fotografare il sentiment dei consumatori, siano essi esperti del web, che navigatori alle prime armi: in molti si sono divertiti a rispondere alle nostre domande, alcune molto generiche sulla moneta elettronica, altre più specifiche sui bitcoin; anche sui social network la discussione è stata vivace, segno di un clima nuovo che aleggia intorno all’e-payment.
Nel dettaglio, come detto, fa ben sperare il dato che emerge dalla prima domanda: più del 60 per cento degli intervistati dimostra una certa predisposizione per carte e bancomat (il 47,14% risponde addirittura che vorrebbe poter utilizzare la moneta elettronica anche per i pagamenti di pochi euro e il 16,30 per i pagamenti online); il 36,56%, invece, dichiara di preferire ancora i contanti. Il 76,21% di chi ha risposto al nostro questionario, poi, risponde di conoscere i bitcoin e lo dimostra anche nella successiva domanda, dando la corretta definizione della moneta digitale (una moneta virtuale criptata che viene scambiata da computer e server attraverso la tecnologia peer to peer): per il primo sondaggio sui bitcoin, mai lanciato in Italia, è un ottimo risultato!
Due aspetti, infine, meritano un ulteriore riflessione; il primo riguarda i vantaggi del bitcoin che sembrano raccontare una visione business di questa novità: sicurezza al primo posto (47,14%), ma anche una certa aspirazione di guadagno (28,19%). Da questo punto di vista sembrerebbe che, almeno in questa fase, il fenomeno della moneta matematica riguardi più le imprese che i consumatori. Nello stesso senso può forse essere interpretata la risposta alla domanda sui rischi del bitcoin: il 51,98 per cento degli intervistati ritiene che la prima preoccupazione derivi da eventuali problemi tecnologici. Infine, l’altro aspetto che può sorprendere è una nuova fiducia nel mondo bancario (più del 20% degli intervistati dichiara che non è ancora pronto a fare a meno del rapporto diretto con la banca), segno che, probabilmente, virtuale e reale possono convivere.
Di seguito i dati completi del sondaggio, raccolti dal 19/06/2014 al 26/06/2014