Le sostanze chimiche ci aiutano in innumerevoli situazioni della nostra vita quotidiana, ma dobbiamo fare particolare attenzione quando usiamo prodotti che ne contengono.
Oltre che utilizzarle come farmaci e/o costituenti dei nostri alimenti, le troviamo nei cosmetici, nei prodotti per la casa, come disinfettanti, disinfestanti ecc. Purtroppo però possono verificarsi degli incidenti causati spesso da “imprudenze” nella gestione da parte dei cittadini dei prodotti contenenti le diverse sostanze. In questi casi possono verificarsi danni alla salute che si manifestano come malesseri temporanei, reazioni allergiche transitorie, ma anche come avvelenamenti con esiti letali.
Forse non tutti sanno che nel nostro Paese esistono dei Centri AntiVeleni (CAV) attivi 24 ore al giorno a cui ci si può rivolgere nei casi di avvelenamento certo o sospetto.
Questi centri sono strutture del Servizio Sanitario Nazionale, spesso ubicate nei Dipartimenti d’emergenza degli ospedali, che offrono competenze tossicologiche e che operano per una corretta diagnosi e gestione delle intossicazioni causate da vari agenti (farmaci, prodotti chimici, detergenti, alimenti ecc.).
Cosa fa il Centro Nazionale Sostanze Chimiche, Prodotti Cosmetici e Protezione del Consumatore (CNSC) dell’ISS?
I singoli CAV dispongono di preziosissime informazioni che necessitano di essere raccolte e valutate al fine di mettere in atto misure di prevenzione utili a ridurre il rischio di esposizione a prodotti chimici pericolosi.
In tale contesto è fondamentale il ruolo del CNSC, sede del Sistema di sorveglianza delle esposizioni pericolose e delle intossicazioni (SIN-SEPI), riconosciuto di rilevanza nazionale dal DPCM 3 marzo 2017 “Identificazione dei sistemi di sorveglianza e dei registri di mortalità, di tumori e di altre patologie”.
Il SIN-SEPI si alimenta con i dati di esposizione ad agenti chimici inviati dai CAV collaboranti sulla base di accordi stipulati con l’ISS e svolge attività fondamentali per identificare i prodotti commerciali per i quali è necessario adottare delle misure di prevenzione (miglioramento del confezionamento, revisione delle modalità d’uso, revisione dell’etichettatura ecc.) al fine di ridurne il rischio di esposizione. I dati raccolti dai CAV consentono anche di monitorare l’andamento delle esposizioni in sottogruppi della popolazione studiandone l’associazione (differenti classi d’età, sesso, ambiti lavorativi e domestici ecc.) e quindi differenziando la valutazione del rischio d’esposizione/intossicazione.
Ciò consente di verificare i requisiti previsti dalle disposizioni europee, in particolare quelle riguardanti la pericolosità delle miscele, la loro classificazione e le informazioni necessarie per garantirne il corretto utilizzo. Il Regolamento CE n. 1907/2006 concernente la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche denominato REACH (Registration, Evaluation, Authorisation and Restriction of Chemicals) e il Regolamento CE n. 1272/2008 relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele chiamato CLP (Classification, Labelling and Packaging) richiedono infatti, per il raggiungimento degli obiettivi miranti a conoscere e a ridurre l’impatto delle sostanze pericolose sulla salute e sull’ambiente, una valutazione del rischio chimico che si basi anche sulla sorveglianza delle esposizioni ad agenti chimici potenzialmente pericolosi e destinati al consumatore, all’uso professionale o a quello industriale.
Come lavora il SIN-SEPI
Il SIN-SEPI riceve le informazioni sulle consulenze gestite dai CAV attraverso due modalità:
• database delle consulenze annuali. I CAV inviano il set di dati in un formato concordato. Questi dati, validati e analizzati, vengono pubblicati in report annuali utili a orientare i professionisti della prevenzione verso problematiche emergenti. I report sono generalmente pubblicati 1-2 anni dopo, in linea con i più importanti Sistemi di sorveglianza internazionali basati sui CAV [es. National Poison Data System (NPDS) dell’American Association of Poison Control Centers (AAPCC)];
• segnalazione in tempo reale tramite la scheda di sorveglianza online. I medici tossicologi possono segnalare in tempo reale eventi definibili Sentinella sulla base di requisiti ben precisi e condivisi dagli esperti. In genere si tratta di esposizioni a prodotti chimici che, per caratteristiche di confezionamento (colori, forma, immagini e caratteri) o modalità d’uso mal riportate in etichetta, abbiano indotto il consumatore a confonderli con alimenti o semplicemente lo abbiano portato ad un errato utilizzo.
Gli esperti del CNSC, dopo aver valutato i potenziali Eventi Sentinella sulla base di criteri condivisi, inviano rapporti periodici alle Regioni sede dei CAV e al Dipartimento di Prevenzione del Ministero della Salute, quale Autorità Competente. Il Ministero della Salute dispone quindi di una base informativa che consente di mettere in atto azioni correttive e/o mirate campagne di prevenzione finalizzate a mitigare il rischio di esposizione a prodotti pericolosi in libera vendita.
I miglioramenti in arrivo grazie al PNRR
Nell’ambito del PIANO NAZIONALE PER GLI INVESTIMENTI COMPLEMENTARI AL PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA (PNRR) – Investimento 1.4 – AREA A5 “Prevenzione e riduzione dei rischi fisici (compresi il rumore, le radiazioni ionizzanti e non ionizzanti) e dei rischi associati a prodotti chimici e processi”, il CNSC dell’Istituto Superiore di Sanità è Unità Operativa e supporto al coordinamento scientifico del progetto “Il sistema nazionale per il controllo e la sorveglianza dei chemicals a tutela della salute pubblica”. Nell’ambito di tale progetto è prevista un’implementazione delle attività del SIN-SEPI ai fini di un’interazione con le attività della Rete dei Laboratori di Controllo ufficiali. Questa sinergia darebbe al SIN-SEPI l’opportunità di valutare i prodotti, quando necessario, anche basandosi sull’analisi delle sostanze che li compongono e consentirebbe di orientare il piano nazionale dei controlli della Rete dei laboratori anche sulla base delle segnalazioni provenienti dai CAV. Grazie alla piattaforma di interazione che si intende creare, tutte le informazioni potrebbero essere diffuse in maniera più efficiente e capillare tra tutte le autorità centrali e regionali preposte alla prevenzione del rischio chimico.
Ulteriori informazioni sono reperibili agli indirizzi:
A chi rivolgersi in caso di avvelenamento
La corretta gestione delle sostanze chimiche a cui possiamo essere esposti è di fondamentale importanza sia per massimizzarne i benefici sia per prevenire eventuali pericoli anche conseguenti ad usi impropri. I cittadini hanno la responsabilità di seguire le “avvertenze” e le “modalità di uso” riportate nelle etichette dei diversi prodotti.
Invitando tutti ad essere prudenti si ritiene comunque utile riportare l’elenco dei CAV nazionali, in modo che ciascuno di noi possa prendere nota del CAV più vicino a cui rivolgersi nel caso di avvelenamento certo o presunto.
Elenco dei CAV attivi 24 ore al giorno
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CAV “Ospedale Pediatrico Bambino Gesù” – Roma
Tel. (+39) 06.6859.3726
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CAV “Azienda Ospedaliera Università di Foggia” – Foggia
Tel. 800.183.459
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CAV “Azienda Ospedaliera A. Cardarelli” – Napoli
Tel. (+39) 081.545.3333
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CAV Policlinico “Umberto I” – Roma
Tel. (+39) 06.4997.8000
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CAV Policlinico “A. Gemelli” – Roma
Tel. (+39) 06.305.4343
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CAV Azienda Ospedaliera “Careggi” U.O. Tossicologia Medica – Firenze
Tel. (+39) 055.794.7819
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CAV Centro Nazionale di Informazione Tossicologica – Pavia
Tel. (+39) 0382.24.444
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CAV Ospedale Niguarda – Milano
Tel. (+39) 02.66.1010.29
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CAV Azienda Ospedaliera Papa Giovanni XXIII – Bergamo
Tel. 800.88.33.00
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CAV Centro antiveleni Veneto – Verona
Tel. 800.011.858
Articolo realizzato da Unione Nazionale Consumatori in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità e il Centro nazionale delle sostanze chimiche, prodotti cosmetici e protezione del consumatore (CNSC istituito da ISS).
Autori: Draisci Rosa, Felice Giordano, Lucrezia Lanciotti, Rosanna Maria Fidente, Spagnolo Domenico.
Media managers: Ferrari Marco, Guderzo Stefano, Deodati Simona.