Spinaci Bonduelle, non c’è la mandragora

Redazione UNC
11 Ottobre 2017
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Ad avvelenare la famiglia milanese finita in ospedale qualche giorno fa per un’intossicazione alimentare non sono stati gli spinaci Bonduelle che si sospettava contenessero mandragora: secondo, infatti i rilievi dell’Azienda di Tutela della Salute di Milano le partite di surgelati ritirate dal mercato perché potenzialmente pericolose non contenevano tracce della pianta velenosa.  In attesa di scoprire come è avvenuto l’avvelenamento cerchiamo  di capire cos’è la mandragora, quali sono i danni che può provocare, come possono essere prevenuti e come intervenire per curarli.

CHE COS’E’ LA MANDRAGORA

La mandragora è una pianta spontanea che ha una radice abbastanza profonda di forma “antropomorfa” e molte sono le leggende sorte intorno a questa pianta. Si tratta di una pianta medicinale che contiene scopolamina, atropina, josciamina di grande importanza per la fitoterapia. Di particolare interesse sono le proprietà analgesiche, ma  sono veramente molte le malattie che potrebbero essere da questa  curate. Alla mandragora vengono anche attribuite proprietà afrodisiache. Questi effetti si ottengono tuttavia a dosaggi molto bassi e comunque soltanto i medici fitoterapeuti sono in grado di gestire la mandragora. Basta mangiarne poche foglie per andare incontro ad  avvelenamenti. La mandragora cresce spontaneamente nei prati e può essere confusa con altre piante commestibili ed in particolare la borragine. I campi adibiti alla coltivazione di ortaggi sono arati e privati di piante infestanti prima della semina. Nel caso degli spinaci il loro accrescimento è relativamente più rapido della mandragora anche se ne dovessero essere presenti i semi nel terreno. Comunque nelle produzioni intensive si utilizzano degli agrofarmaci per eliminare le piante infestanti. Non si possono però escludere degli incidenti.

COSA FARE PER EVITARE PROBLEMI NELL’ALIMENTAZIONE?

  • Non raccogliere e mangiare piante spontanee se non si ha una adeguata esperienza.
  • Se acquistate spinaci freschi o surgelati verificate che non ci siano foglie con forme differenti e sospette.
  • Se ce ne sono evitate il consumo.
  • Nel caso abbiate consumato la mandragora (o altre piante o funghi velenosi) evitate la cura “fai da te” ma ricorrete immediatamente alle cure mediche (pronto soccorso o, se disponibile, centri antiveleni). Potrebbe essere utile mostrare ai medici gli avanzi del cibo.
Per maggiori e più complete informazioni si suggerisce la lettura dell’opuscolo “Le intossicazioni alimentari da tossine naturali; guida al riconoscimento e alla prevenzione” scaricabile dal sito del Ministero della Salute. Autore: Agostino Macrì
Data: 11 ottobre 2017
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