Tatuaggi, le novità per la sicurezza dei consumatori

Redazione UNC
5 Giugno 2023
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Da alcuni anni la pratica di tatuarsi è divenuta molto di moda, sia tra i giovani che tra gli adulti. Essere tatuati non è più indicazione di appartenenza ad un determinato gruppo sociale o professione ma semplicemente una moda con risultati permanenti sul corpo delle persone. Ciò ha portato all’esplosione di centri e personale che praticano l’arte del tatuaggio. Ma come fa il cittadino intenzionato a tatuarsi a conoscere le modalità per tutelare la propria salute

Tatuarsi in sicurezza 

Relativamente all’esecuzione dei tatuaggi, in Italia sono abilitati ad effettuare tale pratica solo coloro che sono in possesso dell’attestato di frequenza di uno specifico corso di formazione regionale e che operino nel rispetto dei requisiti igienico-sanitari previsti dalle linee guida del Ministero della Salute

Per quanto riguarda la sicurezza chimica degli inchiostri, prima dell’introduzione della restrizione REACH sugli inchiostri per tatuaggi e trucco permanente (PMU) nel gennaio 2022, i requisiti chimici di sicurezza applicati agli inchiostri per tatuaggi e trucco permanente sono stati quelli in linea con le raccomandazioni, non cogenti, della Risoluzione del Consiglio d’Europa sui requisiti e criteri per la sicurezza dei tatuaggi e del trucco permanente (ResAP(2003)2 e (ResAP(2008)1). 

Sulla base di questi requisiti, da anni in Italia, sono state condotte campagne di monitoraggio sul mercato ad opera dell’Autorità Competente e degli organi ufficiali preposti, al fine di identificare gli inchiostri non ritenuti sicuri per la presenza di sostanze chimiche che potessero rappresentare un rischio per la salute del consumatore. 

Le notifiche riguardanti gli inchiostri non ritenuti conformi identificati sul mercato italiano e le azioni intraprese a seguito delle accertate non conformità (es. ritiro dei prodotti dal mercato) sono registrate sul portale europeo Safety Gate consultabile al sito: https://ec.europa.eu/safety-gate/#/screen/home?lang=en

Cosa non devono contenere gli inchiostri per tatuaggi?  

Nel dicembre 2020 la Commissione Europea ha adottato una Restrizione REACH per oltre 4000 sostanze sulla base della normativa europea sulle sostanze chimiche quali i regolamenti REACH, CLP, e sui Prodotti cosmetici.

Tra gli obblighi della normativa europea a carico dei produttori, vi è anche quello di indicare l’elenco completo degli ingredienti e di conformarsi alle prescrizioni in materia di etichettatura di pericolo per le sostanze presenti negli inchiostri come i pittogrammi. I contenitori devono riportare: la dicitura “miscela per tatuaggi o trucco permanente”, il numero di lotto, la lista degli ingredienti, frasi e istruzioni per l’uso in sicurezza, qualora la loro presenza sull’etichetta non sia già prescritta dal regolamento CLP. 

Spetta inoltre al produttore e alla persona responsabile dell’immissione in commercio garantire la sicurezza degli inchiostri. Quest’ultimi possono essere messi in commercio solo se conformi alle prescrizioni del Regolamento REACH. 

Devono inoltre essere indicate sull’imballaggio o nelle istruzioni d’uso delle miscele destinate alle pratiche di tatuaggio, il numero unico di identificazione del lotto, la presenza di Nichel e Ccromo (VI) e le ulteriori informazioni sulla sicurezza, nonché la presenza di sostanze usate come regolatori del pH.

L’importanza dell’etichetta 

L’obbligo di etichettatura delle miscele destinate alle pratiche di tatuaggio e trucco permanente conformemente a quanto stabilito dai Reg. REACH e CLP introduce un elemento di novità a garanzia della sicurezza dei prodotti, dal momento che l’indicazione incompleta degli ingredienti è alquanto frequente e ad oggi circa 1/3 delle miscele per tatuaggio e trucco permanente in commercio riporta una indicazione errata di uno o più pigmenti. In tale contesto, i tatuatori dovrebbero fornire alla persona che si sottopone alla pratica le informazioni indicate sull’imballaggio o incluse nelle istruzioni per l’uso. In questo modo il consumatore potrà riconoscere le sostanze che per motivi di salute deve evitare, ad esempio per evitare fenomeni di sensibilizzazione e dermatiti. 

La restrizione consente al Ministero della Salute, in qualità di Autorità competente, di attivare i controlli e i monitoraggi sul territorio nazionale attraverso la rete dei laboratori che operano nell’ambito REACH-CLP coordinata dal punto di vista tecnico – scientifico dal Centro Nazionale Sostanze Chimiche, Prodotti Cosmetici e Protezione dei Consumatori dell’ISS. Lo stesso  Centro ha anche il ruolo di Laboratorio nazionale di riferimento e coordina la rete dei laboratori per i controlli e la verifica della conformità ai Regolamenti REACH e CLP. I target prioritari di controllo negli inchiostri sono i conservanti con classificazione armonizzata di pericolo, IPA, ammine aromatiche primarie, metalli pesanti, ftalati e isopropanolo. 

Info più dettagliate sono riportate sulla pagina Cos’è il tatuaggio e il Permanent Make-Up (PMU) ” mentre la normativa sui tatuaggi è consultabile all’indirizzo https://cnsc.iss.it/?p=908 , entrambe del Centro Nazionale Sostanze Chimiche, Prodotti Cosmetici e Protezione del Consumatore (CNSC) dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS). 

Articolo realizzato da Unione Nazionale Consumatori in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità e il Centro nazionale delle sostanze chimiche, prodotti cosmetici e protezione del consumatore (CNSC istituito da ISS).

CNSC – ISS: Draisci Rosa, Famele Marco, Spagnolo Domenico.
Media managers: Ferrari Marco, Guderzo Stefano, Deodati Simona. 

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