Sei un cliente Wind e nei mesi scorsi hai ricevuto una comunicazione di cambio di fatturazione da bimestrale a mensile anticipata? Anche se l’azienda sostiene che la tariffa resta uguale (e non è possibile dunque recedere senza penali), secondo i nostri legali si tratta di una modifica unilaterale del contratto e per questo Wind Tre è stata segnalata all’Autorità Antitrust.
Ecco in pratica che cosa è successo a numerosissimi consumatori che nei mesi scorsi si sono rivolti all’Unione Nazionale Consumatori: hanno ricevuto una comunicazione in cui l’operatore avvertiva che “per ragioni operative a partire dal pagamento del 12 gennaio 2020, il conto telefonico Wind sarà mensile anticipato anziché bimestrale, fermo restando il prezzo dell’offerta del tutto invariato.”
Secondo Unc si tratta, a tutti gli effetti, di una modifica unilaterale delle condizioni contrattuali, ma l’operatore non fa per nulla cenno alla possibilità di recedere dal contratto, senza penali.
Non solo, infatti, il consumatore si troverà a pagare ogni mese lo stesso costo che avrebbe dovuto sopportare dilazionato in due mesi, ma non vengono considerati i costi indiretti con cadenza mensile, anziché bimestrale, quali, ad esempio, il costo dell’invio della fattura cartacea (non dobbiamo scordare, infatti, tutti quei consumatori meno tecnologici che preferiscono la tradizionale bolletta cartaceo rispetto all’e-conto by email).
Per questo motivo, oltre ad aver segnalato la situazione all’Autorità Garante della concorrenza e del Mercato, i nostri esperti sono a disposizione dei consumatori che avessero problemi con Wind Tre (e naturalmente tutti gli altri operatori) attraverso il nostro sportello Telefonia.
Autore: Simona Volpe
Data: 29 maggio 2020
Telefonia, attenzione alle modifiche contrattuali di WindTre
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