Con l’avvicinarsi delle festività, è nuovamente esploso il costo dei trasporti, con biglietti aerei e treni che raggiungono cifre esorbitanti (soprattutto per le tratte da e per le isole); ma oltre al problema dei rincari dei trasporti, sono in aumento anche le truffe. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Rincari dei trasporti, è tutta colpa dell’algoritmo?
Come associazione di consumatori, abbiamo chiesto (finora inascoltati) nel Ddl Concorrenza una definizione di prezzo anomalo e maggiori poteri per le Authority al fine di contrastare gli aumenti dovuti alla speculazione.
Tanto per i viaggi in treno quanto per quelli in aereo, si tratta di un onere significativo per chi vive lontano da casa, come studenti e lavoratori, che devono viaggiare in vista delle ferie. Coloro che non hanno potuto acquistare i biglietti con largo anticipo si sono trovati di fronte a prezzi esorbitanti.
Nonostante i tavoli di confronto aperti al Mimit e le iniziative adottate dal Governo con il “decreto Asset”, la concorrenza nel settore dei trasporti in Italia rimane una chimera.
Per contenere le spese, alcuni hanno optato per raggiungere casa in pullman, ma anche qui è necessario prenotare con largo anticipo e prepararsi a viaggi che possono superare le 10 ore.
In questo contesto, emerge la notizia che l’Autorità Antitrust potrebbe archiviare l’istruttoria sul caro voli da e per la Sicilia. Al contempo, sembra essere stata avviata un’indagine sul funzionamento degli algoritmi, per valutare se l’aumento dei prezzi dipenda solo dalla legge della domanda e dell’offerta o anche da una profilazione online illecita dell’utente.
Nel frattempo, i truffatori approfittano della situazione, con una nuova truffa individuata dalla Polizia Postale che mira a chi intende acquistare biglietti ferroviari online.
La truffa dei biglietti ferroviari Trenitalia
Oltre al tema dei rincari esiste un problema di truffe nel settore dei trasporti: i cyber criminali stanno sfruttando le festività per ingannare i consumatori, in particolare attraverso una campagna sofisticata di phishing ai danni dei clienti di Trenitalia.
La campagna di phishing è ancora in corso con diversi siti fake che imitano il sito ufficiale di Trenitalia in modo quasi indistinguibile. Gli indirizzi di questi siti contraffatti sono simili a quelli ufficiali ma presentano delle differenze, come tren-italia[.]com, trenitalia-tren[.]com, treni-italia[.]com e trenitalia[.]com/Channels.Website.WEB.
I siti fake mostrano tratte, prezzi e orari simili al sito originale, rendendoli difficili da riconoscere. L’elemento distintivo potrebbe essere l’uso dell’inglese nella fase di pagamento. Gli acquirenti inconsapevoli rischiano di fornire i dati della loro carta di credito, che vengono inviati a server probabilmente situati in Russia.
Phishing Trenitalia: come funziona
La truffa del phishing di Trenitalia è stata scoperta già a novembre e, secondo gli esperti, è ancora attiva. I siti fake imitano perfettamente il sito ufficiale di Trenitalia, con grafica identica e una maschera di prenotazione che riproduce fedelmente quella originale. La truffa diventa evidente solo durante la fase di pagamento, quando compaiono campi in inglese.
I truffatori contano sull’effetto passaparola, sul camuffamento del link truffaldino sotto il brand Trenitalia e sulla distrazione degli utenti. La Polizia Postale ha ricevuto segnalazioni, ma i truffatori, agili nel riorganizzarsi, potrebbero continuare con nuovi link.
Phishing: come difendersi?
In questo periodo i casi di phishing sono purtroppo frequenti: per difendersi è essenziale prestare attenzione e verificare sempre l’indirizzo del sito, i contatti dell’azienda, la funzionalità dei tasti e l’assenza di errori grammaticali o cambiamenti di lingua ingiustificati. Si consiglia l’uso di carte prepagate con autenticazione a due fattori per gli acquisti online.