Con l’inizio del nuovo anno tornano i tentativi di phishing a danno dei cittadini: in molti stanno segnalando ai nostri sportelli false mail che sembrano arrivare dall’Agenzia delle Entrate e che sfruttano l’ecobonus o il presunto accredito di un rimborso al solo scopo di truffarli. Vediamo più da vicino come sono costruite queste mail e come riconoscerle.
Lo schema tipico del phishing
Una comunicazione molto simile a quella di un ente istituzionale che sfrutta un tema caldo, in questo caso quello dell’ecobonus o dell’accredito di un rimborso, ma che non è altro che un nuovo tentativo di phishing. Si tratta di una truffa che viaggia online e il cui schema tipico prevede proprio una comunicazione in apparenza molto simile a quella inviata da fonti accreditate, ma che in realtà nasconde una truffa: un link, un form o un allegato, per esempio, per fornire informazioni personali o scaricare programmi che ci arrecano danni.
Le false mail sull’ecobonus: come riconoscerle
Come segnalato sul sito dell’Agenzia delle Entrate, le mail che stanno circolando hanno come oggetto “Commissione parlamentare di vigilanza sull’anagrafe tributaria” e provengono dalla casella [email protected]. E’ una prima importante informazione per aiutarci a riconoscere la truffa: se la mail proviene da questo destinatario, è bene diffidare!
Nel corpo del messaggio si chiede poi di prendere immediatamente visione delle “disposizioni attuative delle misure sull’efficientamento energetico degli edifici” presenti nell’allegato che ha in realtà un contenuto malevolo.
Ecco che saltano all’occhio alcuni errori tipici dei messaggi di questo tipo, come per esempio due o più spazi fra le parole o uno spazio prima della virgola e le improprietà di linguaggio.
Le false mail sul rimborso, come non cascarci
Come segnalato dalla Polizia Postale, il nuovo anno si è aperto anche con un altro tentativo di truffa, vale a dire una mail che segnala il presunto accredito di un rimborso da parte dell’Agenzia delle Entrate e che invita a fornire i dati della propria carta di credito. Bene, se hai ricevuto una mail del genere, diffidane e cestinala immediatamente!
E’ bene ricordare che è possibile consultare le proprie informazioni fiscali consultando l’area personale presente sul sito di Agenzia delle Entrate. Inoltre, l’Agenzia delle Entrate, così come qualunque altro Ente istituzionale, non invia mai comunicazioni di posta elettronica contenenti allegati da scaricare o link cliccabili, né richiede mai dati personali e bancari tramite email o sms.
Un consiglio per concludere
Per ridurre la ricezione di posta indesiderata, ricorda di aggiornare frequentemente il sistema operativo e di installare un programma antivirus e antispam su tutti i tuoi dispositivi.
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Articolo realizzato nell’ambito del progetto Save&safe – save planet, safe people, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali per l’anno 2020 ai sensi dell’art. 72, comma 1 del d.lgs 117/2017 s.m.i. – Avviso 2/2020