Truffe sui prestiti online: quali sono e come difendersi

Mauro Antonelli
11 Luglio 2016
Condividi su
prestiti onlineHai intenzione di richiedere un prestito via web? Occhio alle truffe sui prestiti online. Scopri qui come funzionano e come tutelarti. Secondo l’indagine condotta dal CRIF, le truffe sui prestiti sono aumentate nel 2015 arrivando a raggiungere i 25.300 casi e andando a determinare una perdita complessiva superiore ai 172 milioni di euro. Inoltre, rispetto al 2014, è stata registrata anche una crescita dell’importo medio frodato. In particolare, proprio perché la maggior parte delle frodi sui prestiti viene perpetuata sul web, i prodotti creditizi più a rischio sembrano proprio essere i prestiti online, ovvero quei finanziamenti che possono essere richiesti e gestiti tramite Internet. Nonostante tutti i vantaggi di un prestito online – pensiamo ad esempio alla rapidità di erogazione del finanziamento, ai suoi tassi vantaggiosi e alla sua convenienza -questi ultimi hanno lo svantaggio di essere anche i più colpiti dalle truffe. Così, se anche tu stai pensando di richiedere un finanziamento sul web, è importante che cominci a capire come funzionano e quali sono le truffe sui prestiti più diffuse. In questo modo, se sarai in grado di riconoscerle con più facilità, vedrai anche ridursi il rischio che anche tu ne rimanga vittima.

Truffe sui prestiti online: quali sono le frodi più diffuse?

Come dicevamo, imparare a riconoscere le truffe sui prestiti è il primo passo per prevenirle. Analizziamo quindi qui di seguito come funzionano e quali sono le frodi più diffuse sul web. Prima di tutto, la maggior parte delle frodi creditizie sono perpetuate attraverso il furto di identità che consiste nell’acquisizione e il successivo utilizzo illecito dei tuoi dati personali e finanziari per ottenere del credito o per acquisire beni ma con l’intenzione, premeditata, di non rimborsare il finanziamento e non pagare il bene. Complessivamente, per quanto riguarda i prestiti finalizzati, il 38,5 % dei casi di frode ha avuto per oggetto l’acquisto di elettrodomestici, il 13,8 % il settore auto – moto e l’8,1 % ha riguardato l’arredamento. Per quanto concerne invece le somme di credito erogato, fa capolino l’incidenza delle truffe per i viaggi, l’intrattenimento, consumi e spese professionali.

Truffe sui prestiti online: identikit della vittima

Anche conoscere il profilo dei soggetti che vengono più frequentemente più colpiti dalle frodi sui prestiti è sicuramente una buona soluzione in vista della riduzione di questo fenomeno di dimensioni piuttosto preoccupanti. Stando sempre ai dati forniti dal Barometro CRIF, la distribuzione delle frodi per sesso e per età mette in evidenza come la maggior parte delle vittime siano uomini (64,1 %) con un’età compresa fra i 41 e i 50 anni. La ripartizione regionale delle frodi sui prestiti mette invece in evidenza come la maggior parte dei raggiri sia più diffusa in Campania, Lombardia, Sicilia e Lazio.

Truffe sui prestiti online: come difendersi?

Infine ecco qualche consiglio utile per tutelarsi ed evitare quindi di cadere nelle trappole dei truffatori sul web. Il primo consiglio che ti diamo è quello di fornire i tuoi dati personali esclusivamente alle società con una buona e solida reputazione. E’ importante quindi diffidare sempre delle società poco conosciute così come verificare la fattività dei portali online prima di inserire i tuoi dati. Ricordati poi di utilizzare tutte le opzioni di sicurezza. Detto altrimenti, prediligi password complicate e non scontate e controlla sempre che quando navighi sul web la barra degli indirizzi sia sempre protetta e preceduta quindi da “https” e non il classico “http”. Inoltre, è sempre buona cosa installare e mantenere aggiornati i software di sicurezza come, ad esempio, antivirus e personal firewall. Infine, l’ultimo consiglio che ti diamo è quello di controllare con frequenza il tuo conto corrente, in modo tale da avere sempre sotto controllo i movimenti di prelievo e addebito che avvengono sul tuo conto. Autore: Unione Nazionale Consumatori
Data: 8 Luglio 2016
Condividi su: