Le truffe nella vendita di auto usate
Come dicevamo, un primo aspetto da non trascurare è la nostra condizione mentale: solitamente siamo infatti portati ad essere maggiormente diffidenti quando facciamo un acquisto, rispetto a quando vestiamo i panni del venditore. Proprio questo atteggiamento diventa però il nostro tallone d’Achille, facilmente attaccabile da truffatori professionisti che aspettano proprio di sfruttare le nostre fragilità! Ecco perché, quando si parla del mercato delle auto usate, non possiamo pensare di essere raggirati solo nel caso in cui decidiamo di acquistare: le truffe per chi vende sono purtroppo dietro l’angolo! Vediamo allora quali sono le più comuni e cosa possiamo fare per non “cascarci”!L’acquirente del fantomatico report
Mettiamo il caso che metti in vendita online la tua auto usata, anche ad un prezzo elevato perché non hai fretta di vendere. Vieni contattato subito da un probabile acquirente che si dice disposto a pagare quella cifra per l’auto perché se ne è innamorato, a patto che la macchina non abbia alcun difetto. Nonostante le tue rassicurazioni, il potenziale acquirente ti chiede di collegarti a un sito dove andare a inserire il numero di telaio della macchina per poi mandargli il report generato dal sito con tutte le informazioni sull’automobile. In realtà, è solo un’occasione per il truffatore per promuovere dei siti e il report (che non certifica nulla se non l’anno di immatricolazione) è a pagamento. Quindi non solo l’acquirente non comprerà mai l’auto, ma dal momento in cui andrai a inserire il numero di telaio inizierai anche a ricevere solleciti di pagamento! Peggio ancora, il sito potrebbe memorizzare i dati della tua carta di credito effettuata per il pagamento del fantomatico report e i dati della tua auto potrebbero essere clonati per mettere in atto altre truffe in futuro!Il compratore… “spendaccione”!
Poniamo sempre il caso che vuoi vendere la tua auto usata e vieni contattato da un potenziale acquirente straniero che sostiene che a breve si trasferirà in Italia ed è disposto a pagare di più del prezzo di vendita, pur di avere l’auto! Attenzione: dietro potrebbe celarsi un truffatore che fa parte di organizzazioni per il riciclaggio di denaro. Se chiede di versare più soldi sul conto per poi riprenderli a vendita conclusa, non bisogna dargli retta, è una truffa!Il francese dalla Costa d’Avorio
Questa volta il fantomatico acquirente è un francese residente in Costa d’Avorio (o in un altro paese africano), anche lui presto si trasferirà in Italia e vuole concludere subito l’affare, senza neanche visionare l’auto! Una volta fornito il proprio IBAN al compratore, per rendere la compravendita ancora più credibile, si viene contattati da figure istituzionali francese, che altro non sono che complici del truffatore. La richiesta, studiata nei minimi dettagli per sembrare il più formale e veritiera possibile, è di versare, ad esempio, una tassa del 10% per sbloccare il bonifico, tassa che verrà restituita alla fine della compravendita. A quel punto è facile cadere nella trappola: la macchina resterà in garage e i soldi versati andranno persi!L’acquirente “distinto” e l’assegno scoperto
In questo caso il potenziale acquirente, spesso educato e distinto, chiede di pagare con un assegno circolare che dovrai andare a versare in banca. Se consegnerai l’auto prima che la tua banca avrà effettuato i dovuti controlli, il rischio è che ti chiami qualche giorno dopo per comunicarti che, fatti le verifiche di routine, l’assegno risulta scoperto. A quel punto riprendere i tuoi soldi sarà davvero difficile: probabilmente l’acquirente, con documenti falsi, sarà già lontano chilometri e chilometri e avrà già cambiato targa all’auto.L’assegno circolare falso
Oltre all’assegno non coperto, potresti trovarti di fronte anche a un assegno falso. In questo il compratore chiede di pagare con un assegno circolare che apparentemente sembra autentico, con tanto di filigrana se esaminato in controluce. Scoprirai che si tratta di un falso solo a compravendita ultimata, dopo i controlli della banca. Avrai così perso la tua auto e del truffatore non vi sarà più traccia!L’acquirente che paga in contanti
L’acquirente dice di volerti pagare in contanti. Apparentemente è una bella notizia perché pensi potrai avere i tuoi soldi subito, devi però mettere in conto che i soldi potrebbero essere falsi. Se credi di saperli riconoscere, sappi che non è così semplice. Ricorda: i truffatori sono dei professionisti!I nostri consigli anti-truffa per la vendita di auto usate
Come avrai visto, le truffe che possono colpire anche chi decide di vendere la propria auto sono numerose. Ecco dunque i consigli UNC per evitare di cadere nella trappola:- controlla i dati del compratore (come e-mail e numero di cellulare). Basta aprire un motore di ricerca e verificare se magari quei dati sono segnalati, da altri utenti, come pericolosi. Nel caso di numeri di telefono potrebbe anche trattarsi di numeri a pagamento.
- Diffida di soggetti che dichiarano di trovarsi all’estero.
- Fai attenzione ai documenti che potrebbero essere falsi (carta identità, lettere istituzionali di banche, etc.).
- Non consegnare la carta di circolazione prima di aver venduto l’auto.
- Non fidarti di chi vuole acquistare la tua auto senza neanche visionarla.
- Diffida di chi vuole pagare perfino di più la tua auto pur di averla.
- Non concludere la vendita senza aver prima controllato in banca assegni e bonifici.
- Non versare soldi credendo alla promessa che ti verranno restituiti.
- Non accettare pagamenti in contanti.
Autore: Sonia Galardo Data: 21 febbraio 2022