Che cos’è la finanza sostenibile? Il webinar con Roberta Alani 

Redazione UNC
23 Agosto 2024
Condividi su

Investimenti che creano valore nel lungo periodo e capitali che finanziano attività che non generano solo valore economico, ma che sono utili, o almeno non dannosi, alla società, alle persone e all’ambiente. Questa è una finanza sostenibile. 

Ma come si riconosce un’azienda sostenibile, come si sceglie un investimento che contribuisce a migliorare il mondo in cui viviamo? 

Il webinar di UNC con Roberta Alani 

Abbiamo chiesto questo e tante altre cose a Roberta Alani, ricercatrice di ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, nel webinar realizzato da Unione Nazionale Consumatori nell’ambito del progetto Rigenerazioni, finanziato dal MIMIT, in cui parliamo di transizione digitale, consumi sostenibili, economia circolare e transizione energetica. 

Finanza e sostenibilità 

“Il concetto di finanza sostenibile è nato negli anni ‘70, ma è negli ultimi anni che se ne parla molto di più e il motivo è il cambiamento climatico e gli enormi danni, anche economici, che sta facendo negli ultimi decenni” spiega Roberta Alani “la finanza sostenibile ha l’obiettivo di spostare i capitali privati verso azioni che combattono il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità. Oggi essere sostenibili è un dovere”.  

Il pericolo del greenwashing 

L’Italia è ben al di sotto della media europea sugli investimenti sostenibili, con il 6,1% di cosiddetti green bond, le obbligazioni legate a progetti verdi, mentre in Europa l’8,9% delle obbligazioni emesse possono essere definite green e i risultati migliori li hanno i paesi del nord. 

Secondo una ricerca tra i motivi che frenano i consumatori dall’investire in finanza sostenibile è la paura di greenwashing (11%), cioè il timore che le informazioni sulla sostenibilità dell’investimento siano false. 

“L’Europa sta cercando di impedire sempre più il greenwashing con norme e criteri molto specifici, per esempio le etichette ecolabel sui prodotti che sono stati verificati da enti terzi e di cui quindi ci si può fidare” dice Alani “ma l’Italia è ancora indietro rispetto al nord Europa e il motivo è culturale. Qui non c’è ancora piena consapevolezza sui temi della sostenibilità, serve una educazione ambientale”. 

Non perderti i prossimi appuntamenti con i webinar di UNC sui nostri canali social. 

Se non visualizzi correttamente il video è necessario rivedere i consensi relativi ai cookie e accettare i tracciamenti relativi all’Esperienza Utente 

Realizzato nell’ambito del Progetto RiGenerAzioni Finanziato dal MIMIT D.M. 6/5/2022 art. 5 

Condividi su: