Reclamo N° 131468
Adriano
03 Dicembre 2018
Buongiorno, ho un problema relativo ad un conguaglio di A2A ciclo idrico per un utenza da me dismessa il 30/06/2018, dove avevo il domicilio e fatto il subentro da parte del nuovo proprietario dell'immobile da me venduto. Dopo circa un mese dalla data di dismissione e subentro utenza, A2A mi recapita, al vecchio domicilio, il contratto della nuova utenza sempre intestato al precedente utente e una bolletta dei consumi sino al 31/06/2018, data del subentro. Dopo diverse telefonate vengo contattato da parte di A2A, faccio presente all'operatrice telefonica che il contratto è stato emesso a nome del precedente utente, mi viene detto di stracciarlo e mi spostano la data del saldo perché ormai scaduto, tengo a precisare che, solo casualmente e grazie alla mia ex vicina sono venuto in possesso della comunicazione in quanto non più residente a quell'indirizzo, aggiungo ancora all'addetto di A2A che mi ha contattato per telefono se volevano avere il mio nuovo indirizzo per eventuali comunicazioni future ma mi viene risposto che più nulla era dovuto da parte mia, quindi non necessario. Saldo regolarmente l'ultima fattura e penso che la cosa sia così terminata.
Infatti il 01/12/2018 mi viene recapitato, sempre mezzo ex gentilissima vicina, una bolletta di € 220.63 relative al conguaglio degli anni 2012 fino al 30/06/2018 data della cessazione utenza da parte mia.
Avendo sempre regolarmente pagato tutte le fatture, avendo anche diverse volte fornito la lettura del contatore, chiedo se, per un incapacità da parte di A2A in quasi sette anni, di fare una lettura dei consumi reali, debba adesso pagare una cifra simile senza nemmeno avere una possibilità di verifica dei consumi per vedere se tale importo sia quello reale o frutto di chissà quale algoritmo o esista una possibilità di contestare questo pagamento?
Cordiali Saluti