Reclamo N° 291635
Stefano
06 Febbraio 2023
Nei mesi di novembre e dicembre 2022 abbiamo pagato bollette esorbitanti a fronte di consumi notevolmente inferiori rispetto agli stessi mesi dell'anno precedente. Novembre € 416; dicembre € 892. Calcolando l'addebito totale, inclusa IVA, diviso i mc, abbiamo riscontrato che il gas ci è stato addebitato € 3,40/mc in ottobre, € 2,97/mc in novembre e € 2,95 in dicembre. Consultandoci con i nostri vicini di casa abbiamo scoperto che paghiamo il prezzo/mc 3-4 volte superiore a tutti gli altri. Ci è stato quindi suggerito di verificare il tipo di indicizzazione utilizzato PFOR o PSV, e se corrisponde alle condizioni contrattuali. A quanto pare ci sono stati casi in cui è stata utilizzata un'indicizzazione non corrispondente al contratto o addirittura variata in modo arbitrario e, in questi casi, è stato ottenuto un rimborso. Ho cercato di rintracciare il mio contratto ma non ho trovato alcuna comunicazione né contratto con A2A. L'ultima informazione trovata è relativa a un contratto con Linea Più, dove mi comunicavano le condizioni di rinnovo che saranno applicate dal 01 febbraio 2019: Materia prima gas = 0,029 + Pfor
Da allora nessuna comunicazione, né da Linea Più, né tantomeno da A2A. E' possibile che A2A abbia diritto di addebitare prezzi a dir poco truffaldini, e che il consumatore subisca un trattamento di questo tipo, senza che gli sia stata fornita alcuna informazione e senza possibilità di scelta? Ho qualche possibilità di ottenere un rimborso degli addebiti così esagerati?