Salvatore
03 Settembre 2019
ho eseguito una richiesta di nuovo allaccio idrico per irrigazione giardino condominiale, ecco la cronologia di come sono andate le cose:
In data 19.07.2019 con richiesta n. 3046335 è stato richiesto un nuovo allaccio idrico per l’impianto di irrigazione di un giardino condominiale di una villetta bifamiliare
In data 23.07.2019 la suddetta richiesta veniva accolta e veniva comunicato che il giorno 30.07.2019 dalle ore 14,00 alle ore 17,00 un tecnico Abbanoa avrebbe effettuato l’intervento richiesto.
L’intervento di cui sopra non è mai stato effettuato
Contattato il servizio clienti Abbanoa mi veniva comunicato che avrei dovuto comunicare una nuova richiesta indicando in che modo l’acqua fornita andava a disperdersi e trattandosi di un allaccio relativo all’irrigazione di un giardino condominiale, la dispersione logicamente sarebbe avvenuta nel terreno
In data 01.08.2019 richiesta n.3131058 veniva inoltrata la nuova richiesta con la suddetta specifica, come da indicazioni del personale Abbanoa
In data 08.08.2019 la suddetta richiesta veniva respinta in quanto si contestava un insoluto da parte dell’utenza già esistente (intestata alla Sig.ra Dettori Maria Grazia); contattato il servizio clienti e accertato che non esisteva a quella data alcun insoluto, il personale Abbanoa consigliava l’invio dell’ultima fattura con il relativo pagamento e sulla quale veniva indicata la regolarità dei pagamenti.
In data 21.08.2019 richiesta n. 3263399 veniva inviato quanto sopra richiesto
In data 03.09.2019 la suddetta richiesta viene respinta con l’estratto conto delle fatture dell’utenza contestata, intestata alla Sig.ra Dettori Maria Grazia, dalla quale si evince che l’unica fattura non pagata scadeva il 02.09.2019 (quindi successivamente alla data della richiesta – 21.08.2019) e le altre scadranno i prossimi mesi, da segnalare inoltre che l’ultima fattura non è stata comunque recapitata.
Alla luce di quanto sopra, non vedo in base a quale principio o a quale Legge è stata rifiutata la richiesta motivando un insoluto che di fatto non esiste.
