Reclamo N° 196345

Fabio
06 Giugno 2020
Arrivata al condominio una fattura di circa 6000 euro per l'utenza idrica, l'amministratore ha diviso inizialmente l'importo basandosi sugli importi degli anni precedenti. La mia quota sarebbe stata di 2400 euro circa. Notando l'importo elevato, ho scritto all'amministratore dicendo che non ritenevamo l'importo congruo con i consumi effettuati. Ora la società che fa la ripartizione reale dei consumi ha attestato un consumo effettivo dell'anno precedente di 154 metri cubi. La società non ha ricevuto la fattura dall'amministratore ma solo il totale e ha provveduto semplicemente a fare una ripartizione. La mia quota dovrebbe essere 1713 Euro. Anche in questo caso la cifra mi sembra esorbitante in quanto 154 m3 dovrebbe essere intorno a 300 euro. La società ha ammesso che c'è qualcosa di strano ed ha supposto che potrebbe esserci un lettura sovrastimata ma non avendo la fattura non può effettuare la corretta analisi. Da un primo controllo, ho potuto visionare la correttezza di quanto riportato in fattura ACEA in quanto il valore finale corrisponde a quello che risultava sul contatore. Ho inoltre potuto verificare, da un controllo fatto nei mesi di Marzo-Aprile-Maggio, che la somma dei consumi dei contatori individuali differisce da quanto riportato nel contatore ACEA. In più il condominio ha un rubinetto accessibile a tutti che afferisce al contatore ACEA ma che di fatto è ripartito tra i soli condomini che hanno l'utenza condominiale e non so neanche se l'amministratore ne è al corrente. A me sembra fuori dal buon senso pagare 1713 euro per un consumo di 154 metri cubi.
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