Francesca
28 Agosto 2018
A marzo 2015 ho ricevuto un conguaglio relativo ai 4 anni precedenti. In tale occasione ho richiesto di avere dei chiarimenti a tal proposito, sottolineando che, secondo quanto stabilito dall’Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico i clienti devono ricevere una bolletta di conguaglio: a) per consumi fino a 500 standard metri cubi/anno, almeno ogni anno, b) per consumi compresi tra 500 e 5.000 standard metri cubi/anno, almeno ogni 6 mesi; c) per consumi di oltre 5.000 standard metri cubi/anno, devono ricevere solo bollette calcolate sui consumi effettivi. A questo punto ho chiesto delucidazioni se fosse legittimo che io ricevessi, invece, un conguaglio relativo ad un periodo di 3 anni e 4 mesi. Dopo la mia raccomandata, non solo non ho ricevuto mai risposta, ma non ho più ricevuto alcuna bolletta. A luglio del 2015 ho cambiato casa e disdetto tale contratto. Sottolineo che in fase di chiusura del contratto ho comunicato il mio nuovo indirizzo per avere i conteggi finali. Successivamente ho attivato una nuova utenza sempre con Acea e nel mese di agosto 2018 (dopo oltre 3 anni!) ho ricevuto l'addebito sulla nuova utenza (sulla quale è tutto regolarmente pagato) di tutte le bollette insolute e mai ricevute riferite al vecchio contatore (per un ammontare di circa€ 1.800) senza aver mai avuto chiarimenti e risposte ai miei esposti. Oggi mi hanno chiamato per avvertirmi che dal 1 settembre inizieranno con la riduzione della potenza energetica. Dopo lungo penare sono venuta in possesso delle bollette mai ricevute e mi chiedo se: 1) é un modo corretto di agire, 2) è possibile ricevere un conguaglio per un periodo di oltre 3 anni addietro; 3) è possibile ricevere un conguaglio di un periodo già conguagliato; 4) come mi devo comportare non avendo mai ricevuto risposta alle mie istanze?
