Fabrizio
10 Gennaio 2018
Buonasera,
ad inizio del mese di dicembre 2017 si è notato un abbassamento dell'erogazione dell'acqua presso il mio magazzino dove gestisco la mia attività aziendale. Chiamando più volte mi si informa su degli interventi in esecuzione in zona.
Il 19 di dicembre 2017 verificando la mancata erogazione dell'acqua presso il mio magazzino, sono stato informato, chiamando l'ACEA ATO2, che il mio contatore era stato asportato per via di alcune bollette non pagate.
Chiedo agli operatori di inviarmi le bollette, verifico che l'indirizzo di spedizione era errato, diverso da quello da me indicato nella stipula del contratto. Lo stesso giorno eseguo il pagamento di tutte le fatture insolute ed inoltro le ricevute di pagamento agli indirizzi email da loro indicati, pec compresa.
Constatando ancora il non riallaccio dell'acqua, richiamo il giorno 23/12/17 e nel frattempo mi dicono che è scaduta un'altra bolletta, anche questa a me mai arrivata. Provvedo al pagamento tempestivo ed inoltro il tutto nuovamente agli indirizzi email da loro indicati lo stesso giorno.
La situazione resta la medesima ed il giorno 04/01/18 mi reco presso gli sportelli di viale ostiense dove procedono all'inserimento manuale dei pagamenti effettuati che a dir loro ancora non risultavano accreditati, procedendo con un subentro per quell'utenza, sempre a dir loro operazione necessaria. Il tutto fin'ora mi è costato circa €. 500.00 (sigillo al contatore, rimozione del sigillo, asportazione contatore e riallaccio) inseriti in bolletta. Preciso che io non mai ricevuto alcun sollecito/comunicazione in merito alla morosità delle fatture ed ancora a tutt'oggi 10 gennaio 2018 non ho ancora il servizio ripristinato. Continuo a chiamare e gli operatori puntualmente mi richiedono il mio recapito telefonico per la centesima volta dicendomi che sarò richiamato entro mezz'ora, cosa mai avvenuta. Questa è la situazione attuale, cosa devo fare?
