Reclamo N° 339515

Cristina
18 Settembre 2024
Buongiorno, vi contatto relativamente ad un disservizio con Acea per chiedervi, se possibile, qualche consiglio su come procedere. E’ da mesi che la fornitura d’acqua nel nostro palazzo (Roma, zona S.Giovanni/Re di Roma) risulta inconsistente, più o meno da maggio: a causa della scarsa pressione ci siamo spesso ritrovati senz’acqua nei momenti più disparati della giornata, dalle 7 di mattina, passando per l’ora di pranzo, il pomeriggio, l’ora di cena e per concludere anche a notte fonda (alle 3 e alle 5). Credo sia inutile specificare il disagio di ritrovarsi senz’acqua durante la doccia, coi capelli insaponati, mentre si è di corsa per andare a lavoro o nel mezzo del ciclo della lavatrice. In tutti questi mesi abbiamo continuamente tempestato Acea di telefonate e segnalazioni, sia noi condomini, che l’amministratore di condominio, senza ottenere nulla, se non fumose giustificazioni di lavori in corso in zone non ben determinate (alle 3 di notte?). Abbiamo passato tutta l’estate con l’acqua a singhiozzo, la casa piena di bacinelle per cercare di sopperire all’assenza improvvisa (spesso oltre un’ora) ed in alcuni casi mio padre, un anziano di 89 anni (!), si è ritrovato costretto a scendere col sol leone a riempire damigiane e bottiglie varie, soprattutto durante il periodo in cui ero immobilizzata a causa di un intervento. Semplicemente assurdo e ridicolo! Finalmente, una settimana fa, siamo stati degnati della visita di un rappresentante dell’Acea, il quale ci ha comunicato che è stata operata una riduzione della pressione dell’acqua (da 40 bar a 35,3 – queste informazioni mi sono state riferite da altri condomini, non avendo potuto presenziare per motivi lavorativi), per motivi di risparmio idrico e perché le tubature sono in condizioni pessime e quindi, per ridurre la possibilità di ulteriori rotture, danni e perdite, si è optato per questa soluzione: dunque la situazione è tale e dovremo accettarla così com’è. Per ripristinare la pressione normale dovranno essere fatti dei lavori per degli impianti all’esterno del nostro palazzo, il tutto ovviamente a nostre spese e con le classiche tempistiche di un condominio: forse per Natale ce la faremo ad avere una pressione normale e a farci la doccia, magari con l’acqua calda, oserei sognare. Ci sentiamo presi in giro. Perchè non dire sin dall’inizio che la causa è la pressione abbassata, anziché riempirci di fandonie? Com’è possibile che la semplice diminuzione di 5 bar causi dei risultati così disastrosi? Quanti sono i condomini che devono usare l’acqua simultaneamente per farla sparire del tutto come regolarmente succede? Uno? Tre? Dieci? Immagino che nel decidere quanto ridurre abbiano considerato il numero di piani e di condomini, in tal caso com’è possibile che non ci sia acqua nel bel mezzo della notte? Basta davvero che UNA persona apra il rubinetto per lasciare sguarnito un palazzo di 9 piani? Sono davvero così sconsiderati? Oppure, a questo punto, mi viene da pensare che la pressione sia stata abbassata più di quanto ammesso. Vi contatto, dunque, per chiedervi consiglio su come procedere in maniera consona, specialmente ora che alcuni condomini stanno addirittura valutando la possibilità di fare un esposto; voi cosa ci suggerite? Mi scuso infinitamente per la prolissità e vi ringrazio anticipatamente per la pazienza e l’eventuale risposta. Cordiali saluti.
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