Reclamo N° 350517

Claudio
17 Marzo 2025
In data 14 marzo u.s. ricevevo tramite posta ordinaria un sollecito di pagamento dalla società ACEA Servizio energia elettrica per il mancato pagamento di una bolletta emessa il 10/01/2025 e scadenza al 06/02/2025 (tempi ampiamente decorsi alla ricezione),con invito a provvedere al pagamento entro il termine di 5 giorni, decorso il quale sarebbero state avviate le procedure di recupero coatto. Atteso che dall'inizio del 2023 non sono cliente di ACEA, essendo passato ad altro fornitore, tentavo in tutti modi di mettermi in contatto telefonico tramite le varie utenze desumibili in fonti aperte, nonché a quelle di volta in volta fornitemi dall'interlocutore di turno una volta appurato che la materia non era di sua competenza. Solo oggi, dopo estenuanti tentativi, riuscivo a mettermi in contatto con un operatore il quale, avuti gli estremi desumibili dalla documentazione pervenutami per posta, mi comunicava che la bolletta in questione faceva riferimento ad un conguaglio maturato tra il 2019 ed il 2023 (anno di cessazione della fornitura). Io eccepivo la stranezza di tale evenienza dato che le bollette venivano sempre pagate tramite addebito diretto in c.c. e tutte riportavano la dicitura regolarità con i pagamenti pregressi. L'operatore mi liquidava dicendomi che mi avrebbe inviato a mezzo mail la documentazione, cosa che al momento pensai inutile ritenendo fosse una riproposizione di quella ricevuta per posta. Fu invece con molta sorpresa che mi resi conto che non era affatto la stessa, in quanto quest'ultima non consisteva in un sollecito bensì nella possibilità di eccepire la prescrizione degli importi fatturati ai sensi della Legge di bilancio 2018 - ex lege 205/17, restituendo un modulo prestampato da compilare e firmare per comunicare la propria volontà di eccepire la prescrizione, cosa che ovviamente ho fatto nonostante ritenga la richiesta pleonastica e per niente trasparente, per i seguenti motivi: - l'originario sollecito di pagamento è pervenuto a termini ampiamente scaduti, con il chiaro intento di indurre l'asserito debitore a pagare nel più breve tempo possibile (nel mio caso non è avvenuto solo perché non sono cliente ACEA da anni); - solo dopo vari tentativi infruttuosi e giornate perse in contatti telefonici a dir poco problematici, sono venuto in possesso dell'unico documento che avesse senso ricevere, quantomeno prima del sollecito; documento che non è stato mai spedito ovvero, qualora lo sia stato, con un CAP errato (nel sollecito invece era corretto).
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