Reclamo N° 111999
Bruno
06 Agosto 2018
In data 8 giugno 2018, pagando online tramite bollettino postale dal sito ed account della mia banca (Banca Popolare di Bari) la bolletta periodo marzo-aprile 2018, relativa al consumo di energia elettrica della abitazione e sita in Roma, via Carlo Sigonio n. 31 intestato a Masino Elsa, erroneamente ho digitato la cifra di euro 8.581 invece di 85,81. Ho provato a bloccare tramite banca il pagamento ma non è stato possibile. Quindi ho contattato telefonicamente ( tre gg dopo) Acea per segnalare il fatto è dopo aver fornito i dati ed illustrato il problema mi è stato assicurato che il problema sarebbe stato risolto nell’arco di un mese/ un mese e mezzo invitandomi a ritelefonare con cadenza settimanale per verificare lo stato della pratica. Così ho fatto puntualmente ed ogni volta mi è stato detto che la pratica era in lavorazione senza aggiungere nulla sugli eventuali tempi di conclusione del procedimento. A distanza di oltre un mese di risposte sempre monocordi e non fidandomi, mia figlia Elsa, intestataria del contratto si è recata di persona allo sportello Acea a piazzale Ostiense apprendendo che nulla era stato fatto e bisognava rifare la procedura presentando la documentazione richiesta dall’operatore indicando anche l’IBAN per l’accredito. Questo in data 19/7/18 ricevendo assicurazione che in 30 gg sarebbe avvenuto il rimborso.Ho ritelefonato il giorno 6/8/18 per conoscere lo stato dell’arte ricevendo dall’operatrice con la quale ho interloquito la risposta che la pratica e’ in lavorazione e che il rimborso sarebbe avvenuto a distanza di 60/90 gg come prima risposta e poi addirittura a 90/120 gg. Mi chiedo, ma ci vuole tanto per rimborsare un cittadino che ha erroneamente digitato una cifra piuttosto che un’altra? Ci vuole tanto per una banale verifica?Chi mi paga cella mancata disponibilità di una cifra così rilevante?
Vi chiedo: quali iniziative è possibile intraprendere per accelerare i tempi di rimborso dei miei soldi?
Grazie
Dott Bruno Masino
Tel 3383791264