Reclamo N° 266255

Santo
21 Aprile 2022
nr. utenza:685513323 - POD: IT002E5185864A Genesi: sabato 16 aprile u.s., con la mia lavatrice in marcia, scatta il contattore centrale. Da quel momento non mi stato possibile, a Pasqua e a Pasquetta utilizzare qualsiasi elettrodomestico, quali forno, aspirapolvere, ecc...., mentre i panni sono rimasti in lavatrice. Il mio elettricista mi ha detto di contattare ACEA, perché si sarebbe trattato di un abbassamento della potenza erogata. Ho composto infiniti numeri verdi, ascoltando soltanto dischi pre registrati e senza riuscire a parlare con nessun operatore. Finalmente martedì 18 aprile u.s., sono riuscito a parlare con un operatore, avente codice "C006380", Il quale, dopo i controlli di rito, mi riferiva di si sarebbe trattato di un errore amministrativo di ACEA, che avrebbe invertito i codice tra gas e corrente e che mi avrebbe, immediatamente inserito per il ripristino del servizio di erogazione regolare di corrente. Caduta la linea, ho ricontattato ACEA, operatore avente codice "C012807", il quale mi ribadiva l'errore amministrativo e mi confermava che la corrente sarebbe stata ripristinata in qualche ora. Ripersa la linea, contattavo un terzo operatore, avente codice "C012807", il quale mi confermava quanto sopra e, a mia richiesta, mi prendeva un appuntamento presso gli Ufficii ACEA di Roma, Piazzale Ostiense, per oggi, 21 aprile, alle ore 12,00. Arrivato al desk competente per l'Energia elettrica, venivo indirizzato allo sportello "9", dove trovavo un'operatrice, già palesemente adirata, la quale mi chiedeva seccamente che cosa volessi. Cercavo di spiegare l'accaduto, ma la mia interlocutrice, con fare sgradevole, mi interrompeva più volte, dicendomi che se mi era stata staccata la corrente era perché ero moroso e inadempiente. Provavo a ribadire le mie ragioni, ma mi stampava una pregressa bolletta, apparentemente riferibile a un altro mio contratto, dismesso molti mesi fa, che non avrei pagato, mentre alla data di emissione della detta bolletta era già stata operata la voltura a nome di altro utente. Ho provato a dire quello che mi era stato detto telefonicamente dai tre operatori il 19 aprile, ma non mi dava retta, dicendomi che, addirittura, avrei rischiato che mi si staccasse nuovamente la corrente. Tornavo al desk, chiedendo di parlare con altro operatore o con un responsabile dell'ufficio, ma mi è stato risposto che non era possibile. Provavo a spiegare alla signora del desk quale fosse la mia problematica, e la medesima si recava allo sportello "9", intrattenendosi con l'operatrice che mi aveva antecedentemente ricevuto. Tornata, mi ribadiva che, probabilmente, ero moroso ed era quello il motivo della diminuzione della potenza elettrica erogata. Provavo a controbattere ma la mia interlocutrice mi diceva, con gesti di stizza che non aveva più nulla da dirmi. Alcune considerazioni: - sono un affezionato cliente ACEA da anni; - ho sempre onorato i pagamenti, da anni addirittura con RID bancaria; - ho subito una limitazione dell'uso dei miei elettrodomestici per tre giorni, quelli pasquali, senza aver ancora capito esattamente i reali motivi; - ho preso del tempo per recarmi di persona presso gli ufficio ACEA, venendo trattato come uno scocciatore, un moroso e quant'altro; - non mi è sto possibile parlare con un responsabile e identificare le mie interlocutrici, così poco empatiche, peraltro, in violazione delle norme che impongono l'esibizione di un cartellino riportante il nome degli operatori di sportello; - come cliente mi sento tradito e inascoltato. per tutto quanto sopra, illustrato, gradirei che mi mi fissasse un appuntamento con un dirigente ACEA, che possa aver la gentilezza di ascoltarmi e di spiegarmi perché siano successi questi sgradevoli accadimenti, francamente inaccettabili. Certo dell'accoglimento della presente istanza, colgo l'occasione per porgere distinti saluti. Santo Arcidiaco
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