Reclamo N° 199588

Arrigo
23 Giugno 2020
A causa di una perdita occulta ho ricevuto una bolletta di quasi 1.600 euro da parte del fornitore, Acque Bresciane SpA. Abbiamo identificato e riparato il guasto, che era in un tubo interrato sotto i box (quindi non visibile), purtroppo a valle del contatore. Ho subito richiesto lo sgravio per perdite occulte alla società fornitrice, che ha calcolato un rimborso che ammonta a 250 euro. Mi sembra un importo ridicolo, quindi ho richiesto dettagli su come hanno calcolato quell'importo. Nella risposta mi hanno citato un articolo del loro regolamento del servizio idrico (che riporto sotto), peraltro non proprio comprensibile. Ma non esistono norme a livello nazionale che garantiscono uniformità nel calcolo di questi rimborsi? Bisogna sottostare a regole fatte da loro, che quindi tutelano principalmente la società al posto del cliente finale? Grazie per ogni indicazione vogliate fornirmi ------------ art. 1.20 del Regolamento del servizio idrico che norma l'esecuzione del conteggio: Qualora l’Utente dovesse avere una dispersione idrica localizzata in proprietà privata a valle del punto di consegna, dimostrata con la presentazione delle copie della fattura dell’idraulico e della Dichiarazione di Conformità Impianto relative alla riparazione eseguita, il Gestore provvede, per la quantità di acqua dispersa, al rimborso delle quote relative alla fognatura e depurazione e, per una sola volta nell’arco temporale di 5 anni, all’effettuazione di un conguaglio della tariffa determinato con riferimento a seguenti tre livelli crescenti di rimborso unitario: fino a 1.000 m3 di acqua dispersa, da 1.000 m3 a 3.000 m3 di acqua dispersa, oltre 3.000 m3 di acqua dispersa, calcolando il rimborso unitario come differenza tra la quota acquedotto del 4° scaglione e la quota acquedotto del 2° scaglione con riferimento alla tariffa per residenza anagrafica; in particolare, per il primo scaglione di dispersione tale quota di rimborso coincide con il 100% della differenza, per il secondo scaglione considerando il 60% della quota acquedotto del 2° scaglione, per l’ultimo scaglione considerando il 20% della quota acquedotto del 2° scaglione. Per determinare l’entità della dispersione viene preso come riferimento il consumo rilevato nell’analogo periodo dell’anno precedente se disponibile, o, in mancanza di tale riferimento, la determinazione del consumo sarà effettuata in base agli elementi tecnici ed amministrativi disponibili, quali per esempio il consumo medio della zona di riferimento relativa alla medesima categoria di utenza. A tale consumo si applica una franchigia pari a 200 m3 per ogni unità immobiliare fino ad un massimo di 1.000 m3. ------------------------
Condividi su:

Hai un problema con Acqua da risolvere?

Invia un reclamo in 3 semplici passaggi

Questo reclamo è per: Acqua

Se preferisci, chiamaci!

Dal Lunedì al Venerdì
dalle ore 9 – 13 / 14 – 18

06 32600239