Reclamo N° 216552

Biagio
20 Novembre 2020
Gentile Unione Nazionale Consumatori, scrivo per segnalare una controversia, se così possiamo definirla, che mi vede impegnato con Acquedotto Lucano, in quanto figlio della sig.ra Costanzo Florinda, intestataria dell’utenza nr.2003C00253692. Venerdì scorso gli "eredi di Costanzo Florinda", uno dei quali sono io, hanno ricevuto la comunicazione (che allego) di sospensione della somministrazione della fornitura di cui sopra per avvenuto decesso della titolare. Le prime parole della raccomandata recitano: "Essendo venuti a conoscenza dell'avvenuto decesso del titolare del contratto...ecc., qualora non venga formalizzata la voltura si provvederà alla sospensione della fornitura...ecc.". C'è però un problema: Florinda Costanzo, nata l'8 giugno del 1920 a Episcopia, ha compiuto il secolo di vita circa sei mesi fa e ancora gode di discreta salute! Come siano venuti a conoscenza il direttore commerciale e il responsabile dell'area crediti dell'avvenuto decesso non si sa, anche perchè tutte le bollette risultano regolarmente pagate. Per una questione di decenza, oltre che di professionalità che ci si aspetta da dirigenti lautamente retribuiti, avrebbero almeno dovuto richiedere un certificato di esistenza in vita, prima di procedere con l'invio di raccomandate che vengono pagate con le casse dell’Ente. Ho segnalato il tutto al quotidiano locale "La Siritide" che, nel pubblicare la notizia (https://www.lasiritide.it/art.php?articolo=20593), ha chiesto delucidazioni all'Acquedotto e la risposta addotta pare ancora più sconcertante, in quanto tra le righe si fanno generici riferimenti a utenze fantasma o quasi... Ho contattato il numero verde dell’Acquedotto: una gentile operatrice, non sapendo come risolvere la questione e alla mia richiesta di mettermi in contatto con il Direttore commerciale, mi ha sbrigativamente “consigliato” di scrivere un email all’Acquedotto, perché, probabilmente, al numero indicato sulla raccomandata per qualsiasi chiarimento, si possono chiedere solo le informazioni che fanno comodo a loro! Mi pongo ora questa domanda: cosa deve fare un cittadino, magari ultranovantenne o centenario, come nel caso in questione, per non vedersi sospendere l’erogazione idrica, adducendo normative quanto meno discutibili, dopo un grave errore dell’Ente che pare voglia essere insabbiato, quanto invece avrebbe bisogno di scuse ufficiali? Mi rivolgo all’Unione Nazionale Consumatori non tanto e non solo per risolvere la questione personale, ma per segnalare la gestione approssimativa dei vertici dell’Acquedotto. Ringrazio per l'attenzione e resto in attesa di un riscontro.
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