Reclamo N° 243824
Gianalberto
03 Settembre 2021
Ho un contenzioso in corso con la società acquedotto del fiora, per la fornitura idrica della mia seconda casa in Campiglia d'Orcia (SI).
Ad aprile riscontrai che l'acqua mi era stata chiusa dal gestore: motivo guasto (perdita) ad una tubatura posta tra il pozzetto dell'acquedotto al limite tra proprietà privata e pubblica e il contatore della mia utenza. La tubatura è murata nel muro perimetrale dell'edificio in cui c'è la mia casa (oltre ad altre, non c'è però un condominio) ed è a monte del contatore
Il contatore è in un nicchia del muro dell'edificio ed è accessibile dall'esterno.
Il gestore mi disse che dovevo riparare il guasto alla tubatura a mio carico e spese, in quanto il punto di consegna dell'acquedotto era nel pozzetto al limite tra proprietà privata e pubblica. Ribadivo che:
- nel regolamento scaricato dal loro sito non vi è una definizione del punto di consegna, e non veniva precisato in alcun articolo quale fosse, dunque, come avviene di norma, il punto di consegna si considera il contatore giacchè accessibile dall'esterno;
- un guasto identico si era verificato nel 2012 e l'acquedotto riparò il danno a suo carico e spese;
- il regolamento di acquedotto vigente allora, definiva chiaramente che il punto di consegna, per le utenze, come la mia, esistenti nel momento in cui subentrò Acquedotto del Fiora come gestore, fosse il contatore, essendo accessibile dall'esterno.
Da aprile:
- mi hanno chiuso l'acqua (il call center mi disse ad opera loro) per altre 2 volte, a maggio e a luglio, riaprendola successivamente su mia segnalazione, in un caso con ritardo di 24 ore;
- ho fatto 2 reclami formali ribadendo la mia posizione, diffidandoli dalla chiusura arbitraria e ingiustificata dell'acqua e preavvisando una denuncia ai carabinieri, annunciando l'apertura di una procedura di conciliazione presso ARERA
- ho fatto denuncia ai carabinieri dopo la terza chiusura dell'acqua perpetrata a luglio
- la procedura di conciliazione si è svolta il 26 agosto con esito negativo, l'azienda ribadendo la mia responsabilità sulla base del regolamento, senza saper citare un articolo dove fosse specificato che il punto di consegna fosse quello da loro sostenuto
- mi hanno inviato oggi, 3 settembre, una e-mail, dove ribadiscono la loro posizione e mi preavvisano la sospensione della fornitura se entro il 27 settembre non provvedo alla riparazione del guasto.
Ho necessità dunque, in prima battuta, di sospendere (se non annullare) i termini per la sospensione della fornitura. In seconda battuta, di chiarire la loro responsabilità e ottenere la riparazione a loro carico, fornendo autorizzazione per il lavoro sull'edificio di cui sono comproprietario.
Attendo vostro riscontro, spero quanto più sollecito possibile, visti i termini di cui sopra.
Mi rendo disponibile a inoltrarvi i regolamenti di acquedotto e ogni documentazione necessaria.
Vi ringrazio e saluto cordialmente
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