Reclamo N° 272450

La segnalazione riguarda le nuove tariffe cosiddette "procapite" introdotte nel 2019 (oltretutto ,retroattivamente ),che danno luogo a una situazione aberrante,ovvero quella per cui le persone domiciliate facenti capo alla medesima utenza non sono considerate ai fini del computo e dell'applicazione delle relative soglie tariffarie(agevolate ,base e ad eccedenza)come se fossero inesistenti,o astratte ,anziche' persone fisiche. Col risultato,paradossale, che nella medesima abitazione una persona residente viene considerata come se consumasse "da sola" quello che e' di fatto consumato da piu' persone,con notevole aggravio nel computo finale,e frustrando quelle che sarebbero le finalità dichiarate della nuova tariffazione. Inoltre ,a espressa richiesta di integrazione dei dati ricevuti dall'anagrafe, con una dichiarazione del numero effettivo dei componenti facenti capo alla medesima utenza,mi e' stato risposto dalla società che gestisce il servizio, che questa dichiarazione, dal 2020 non e' piu' ammessa(?) ,senza che fosse data motivazione alcuna,ne'delucidazione sul criterio adottato a tal fine. E' quantomeno singolare,tenuto conto anche del modo in cui cio' va a incidere sul computo finale ,che chi ha elaborato questo nuovo sistema tariffario non abbia tenuto ,NE' VOGLIA TENERE CONTO del fatto che ,grazie anche alla liberalizzazione dei canoni di locazione,in molte città persone non costituenti nucleo familiare ,residenti e non ,per motivi di studio e lavoro ,possano coabitare cosi' da regolarizzare e permettere un'applicazione equa e soprattutto REALE delle suddette tariffe,invece che presunta e totalmente erronea. Di eccedente,nella fattispecie,piu' che il consumo ,c'e' il costo finale ,rispetto a quello che,in base agli stessi criteri adottati dalla normativa,"sarebbe" il costo effettivo. Chapeau!