Reclamo N° 159477
Caccavale
07 Agosto 2019
Richieste pagamento bollette anomale da parte della GORI SpA
La GORI SpA pretende il pagamento di bollette di uno e due anni addietro che dice di aver emesso, ma che non sono mai state recapitate Circa due settimane fa molte famiglie di Tufino (NA) hanno ricevuto una lettera raccomandata da parte della GORI Spa con all’oggetto “SOLLECITO, MESSA IN MORA E PREAVVISO DI SOSPENSIONE UTENZA”. Una lettera con un tenore ultimativo e minaccioso che ben poco si addice ad un’Azienda che gestisce il bene comune per eccellenza: l’acqua. Si dirà che, in presenza di utenti morosi, la GORI non può fare altro che “SOLLECITARE, METTERE IN MORA E PREAVVERTIRE DELL’IMMINENTE SOSPENSIONE DELL’UTENZA”. Ma si dà il caso che la lettera raccomandata di cui sopra recapitata ad un utente, “SOLLECITAVA, METTEVA IN MORA E MINACCIAVA LA SOSPENSIONE DELL’UTENZA” per due bollette emesse, a dire della stessa Gori, nel 2017 (una emessa il 15 gennaio 2017 con scadenza a lunghissimo termine al 17 novembre di quello stesso anno e una emessa il 18 ottobre 2017 con la scadenza, questa volta breve, del 17 novembre 2017) e una bolletta emessa il 5 luglio 2018 e scadenza al 4 agosto 2018. Nel corso di una lunga conversazione con un operatore del numero verde 800900161 (a cui potersi rivolgere per chiedere chiarimenti) il cittadino destinatario di quel “SOLLECITO, MESSA IN MORA E PREAVVISO DI SOSPENSIONE DELL’UTENZA” ha fatto presente che quelle bollette che la GORI dice di aver emesso, non sono mai state recapitate al diretto interessato. L’operatore ha replicato che la GORI, a suo tempo, ha sicuramente spedito quelle bollette e che il mancato pagamento delle stesse non può che essere attribuito alla diretta responsabilità dello stesso utente. All’operatore veniva fatto notare che, trascorsi i 30 giorni dal supposto, mancato pagamento di ciascuna di quelle bollette, nessun “SOLLECITO, MESSA IN MORA E PREAVVISO DI SOSPENSIONE DELL’UTENZA” fu mai comunicato. Allo stesso interlocutore è stato manifestato anche il grande stupore che il destinatario di quella lettera raccomandata ha provato nel vedersi recapitare solo a distanza di venti mesi (per due delle tre bollette) e di undici mesi (per la terza bolletta) quel “SOLLECITO, MESSA IN MORA E PREAVVISO DI SOSPENSIONE DELL’UTENZA”. Succedono cose strane alla GORI e a pagare certe stranezze dovrebbero essere i cittadini di Tufino che hanno ricevuto quel sollecito ultimativo e minaccioso, ai quali, di punto in bianco,viene intimato di pagare bollette di uno o più anni addietro che mai erano state spedite e ricevute da chi, oggi, viene fatto bersaglio di un modo di fare a dir poco sospetto. Se le oltre cento famiglie di Tufino a cui, la settimana scorsa, è stata recapitata una lettera raccomandata da parte della GORI.
L'utente per conto del quale Vi segnalo quanto sopra è mio padre, un cittadino ultranovantenne che ha sempre e puntualmente pagato ogni tipo di bolletta. Vi informo, infine, che l'utente in questione ha inviato una lettera raccomandata alla Gori per avere chiarimenti in merito a quanto sopra illustrato ed ha informato del tutto anche la l’URP della Regione Campania.
Saluti cordiali
Antonio Caccavale
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