Reclamo N° 72633

Buonasera, in seguito al decesso di mio padre nel giugno 2015, io e gli eredi, ci siamo trovati costretti a gestire, oltre le normali pratiche, anche il leasing in corso acceso a nome di mio padre con la BMW finanziaria. Accorti da subito che non c'era interesse ne possibilità di proseguire con il piano di leasing in corso, ci siamo subito resi disponibili per la restituzione della vettura. Il modello in oggetto è 518d berlina con 70000km immatricolata nel 2013. Quindi al momento della restituzione spontanea da parte ns. la vettura aveva un valore commerciale di poco inferiore ai 30000 Euro. Dopo un breve scambio di Mail con un Avvocato da noi nominato, con il fine di trovare un accordo "amichevole", non abbiamo più ricevuto notizie in merito. Seppur dopo qualche tempo venivamo informati dalla BMW, che la vettura era stata venduta per poco più di 11.400,00 Euro. Successivamente a questa informazione, ci siamo attivati per capire quale fosse il motivo di un prezzo di vendita così basso, e abbiamo scoperto che la medesima società nominata al recupero dalla BMW, dalla finanziaria, aveva dopo pochi giorni messo in vendita la vettura a 28.800,00 Euro. Abbiamo le prove fotografiche e un preventivo di tentata vendita della stessa. Arrivando ad oggi dopo un totale silenzio, ci è pervenuta una ingiunzione di pagamento per Euro 22.500,00 depositata al tribunale di Varese, e 40 gg per porre opposizione. Concludendo, chiediamo se è corretta una richiesta di questa entità, ritenendo che oltre al prezzo di vendità assurdamente inferiore a quello di mercato, il fatto che la stessa società lo metta in vendita ad un valore quasi triplicato, sia di per se un soppruso, in particolare quando ci viene richiesta una differenza, che calcolata supera il valore reale. Sarò felice di poter spiegare e dare maggiori dettagli se vorrete prendere in esame la mia problematica. RingraziandoVi fin d'ora, vogliate gradie distinti saluti.