Reclamo N° 59123

Buongiorno, ho acquistato un'automobile usata in data 5 agosto e, contattando il precedente proprietario, il giorno 10 agosto ho scoperto che l'auto ha il contachilometri contraffatto e segna 80.000 chilometri in meno di quanto dovrebbe. Lo stesso giorno ho contattato telefonicamente il gestore dell'autofficina che me l'ha venduta per metterlo al corrente del fatto. Aggiungo che in precedenza l’auto è stata in precedenza di proprietà anche di un altro concessionario, cui il precedente proprietario (privato) l’aveva direttamente venduta. Questo risulta da una verifica telematica fatta al PRA da me personalmente. Il gestore dell’autofficina mi ha offerto di riprendersi l'auto e di pagarmi sia l'auto sia le spese di trapasso, ma non la penale da me richiesta di 1.200€ per il danno subito, richiesta da me fatta il 12 agosto mediante PEC. Questa cifra corrisponde alla sovrastima dell'auto dovuta all'errato chilometraggio (stimabile grossomodo in circa 1.000÷1.100€) + le spese sostenute e il tempo perso (ulteriori 100€). L'auto ora è in mio possesso, ma l'autofficina mi "diffida dall’utilizzare l’autovettura in oggetto dato che lei non la ritiene conforme e gravata da vizi" (come da mail odierna da parte loro). Non posseggo altre auto (la mia precedente auto è stata rottamata lo stesso giorno dell'acquisto di quella oggetto del contendere), quindi suppongo che debba noleggiarne una, per non essere in torto. Sono un libero professionista e l'auto mi serve quotidianamente. Sto pensando di sporgere denuncia (querela?) ai Carabinieri, confidando che la Procura della Repubblica intraprenda (autonomamente?) un'azione legale per reato penale, ma non ho le idee molto chiare in merito. Mi sembra di aver capito che, con il processo penale in corso, io possa poi costituirmi "parte civile" e chiedere i danni economici del caso, anche se farei tutto questo più "per una questione di principio" e non certo per approfittare a livello economico. Sono convinto che la pratica delle auto “schilometrate” dilaghi proprio a causa dei nostri silenzi. Cordialmente Luciano