Reclamo N° 207243

Buongiorno, provo a scrivere anche a Voi in quanto ho un contenzioso al quale Yamaha nonostante due mie segnalazioni scritte ed un sollecito telefonico si ostina a non rispondere sperando di risolvere al più presto il problema. Questo quanto da me scritto a Yamaha: Buonasera, il 6/10/2019 causa guasto alla moto rimanevo appiedato e dopo chiamata al soccorso stradale facevo portare la stessa all'officina Aureli Moto Yamaha di Roma (officina autorizzata Yamaha). Fatti i dovuti controlli la moto risultava senza benzina nonostante lo strumento sul cruscotto segnasse come quantità ben un quarto di serbatoio (la stessa cosa l’avevo verificata io stesso). L’officina sostituiva il Trasmettitore YA 5D7H57521000 nei giorni successivi. A dicembre si presenta nuovamente il medesimo guasto. Moto ferma e indicatore di benzina oltre un quarto. Tra una cosa e l’altra, causa anche COVID 19, a maggio riportavo la moto in officina. Mi chiamano dicendo di aver sentito Yamaha Italia per la sostituzione in garanzia del pezzo (sono trascorsi dal precedente intervento 7 mesi) ma la risposta è negativa, nel senso che se voglio il pezzo lo devo pagare nuovamente. La motivazione di Yamaha Italia è che la benzina di Roma ma in particolare quella venduta in Italia ha un tenore troppo alto di zolfo. Se così fosse tutte le moto di nuova generazione ricche di elettronica, dovrebbero avere gli stessi problemi. (Questa per me è la quarta moto: Aprilia, Suzuki e attualmente anche una Honda CBF500). Ho chiesto lumi ad altre officine sia di moto che di auto di Roma, e nessuno ha mai sentito un problema del genere; problema dell’alto tenore di zolfo lo avevano i Diesel anni fa. Per cui oltre al doppio danno (due volte appiedato) anche la beffa. Vi chiedo pertanto spiegazioni plausibili al più presto in merito e comunque sono intenzionato ad inviare questa stessa segnalazione anche agli esperti delle più note riviste motociclistiche italiane. Cordiali saluti Alberto Ciocchetti