Gianluigi
03 Dicembre 2021
Il 25 settembre 2019 ho acquistato da Baroncini Nello s.r.l. di Livorno un’autovettura Peugeot 2008 diesel, cambio manuale, nuova, già pronta e disponibile in quanto esposta nel salone. È stata regolarmente sottoposta ai previsti tagliandi nell’officina della concessionaria: il primo in data 22 settembre 2020, a km 9.666; il secondo in data 08 ottobre 2021, a km 19.035.
Il 21 novembre u.s. la macchina si è fermata in autostrada, nei pressi di Civitavecchia, dopo che il computer di bordo ha improvvisamente segnalato in rosso un "guasto grave al motore".
Portata nell'officina Peugeot di Civitavecchia, la diagnosi ha indicato - per come ho potuto comprendere - un "danno alla pompa del gasolio, con dispersione di frammenti metallici" che determina la necessità di sostituire molti pezzi (evidentemente nessuno recuperabile con adeguata pulizia); il preventivo è di euro 5.122,67, abbattibile del 50%, per contributo abaco.
Mi è stata aperta la pratica 02979381 dal Servizio Clienti.
Il guasto è avvenuto a km 20.060 circa, ad un mese e mezzo e poco oltre i mille km successivi all'ultimo tagliando e ad una età e chilometraggio tali in cui una macchina diesel dovrebbe essere ancora agli inizi della sua vita. Purtroppo per me è avvenuto poco meno di due mesi dopo la scadenza della garanzia; nondimeno non può che essere imputabile ad un difetto strutturale dell’autovettura, perciò non può essere meramente sottoposto a gestione in garanzia, considerata la sicura responsabilità della Casa Automobilistica riguardo alla dovuta efficienza delle caratteristiche di motorizzazione per tempi molto più lunghi.
Come saputo contattando alcune officine Peugeot ubicate in varie regioni, lo stesso guasto si è già verificato in vetture analoghe, e ciò non può che aggravare la responsabilità della Casa Automobilistica e del venditore nell’omettere i preventivi e necessari controlli, in occasione dei tagliandi o richiamando i mezzi.
Il Servizio Clienti mi contesta la mia accettazione del contributo abaco del 50% offertomi dall’officina autorizzata di Civitavecchia come impedimento ad ulteriori interventi economici da parte della Peugeot in mio favore. A tal proposito faccio vigorosamente presente che nessuna opzione mi era stata offerta quando ho contattato il Servizio a ridosso del fatto, e che lo stato di necessità in cui io dovevo prendere una decisione non mi consentiva altre scelte, al momento, essendo l’alternativa paventata il pagamento integrale di oltre 5000 euro.
Sono stato edotto dal personale dell’officina di Civitavecchia che l’offerta del contributo abaco è a loro discrezione e che, come già avvenuto in altri casi, non ha inficiato, e perciò non può inficiare stavolta, il saldo del totale della spesa da parte del Servizio Clienti Peugeot.
Il lungo periodo di segregazione dovuto alla pandemia da covid-19 mi ha impedito di consumare un numero di km tali che, probabilmente, avrebbe potuto rendere manifesto molto prima il danno.
Faccio presente, a margine, che nessuna vettura sostitutiva mi è stata da offerta, nonostante il gravoso disagio al quale lo sconcertante difetto della vettura ha costretto me e la mia famiglia il 21 novembre e nonostante l’appiedamento da quel giorno e per chissà quanti altri ancora, essendo la mia macchina ancora ferma in officina in attesa dei pezzi di ricambio e della riparazione. Non mi sono ancora state rimborsate le spese di viaggio per il rientro a domicilio in treno come era stato assicurato all’inizio di questa disavventura.
Per quanto sopra ho chiesto e spero di ottenere il rimborso totale del danno patito non per mia mancanza, avendo io sottoposto la mia autovettura ai previsti controlli periodici o, in subordine, il contributo ulteriore a quello abaco a saldo.
Da informazioni verbali raccolte non sarebbe la prima volta e mi risulta criptica la politica della Peugeot nel puntuale soddisfacimento del Cliente in circostanze quali quelle che io sto soffrendo.
Per quanto mi riguarda sarò lieto di versare la quota per l’estensione di garanzia.
Grazie per l’attenzione.
