Reclamo N° 155917

Alba
09 Luglio 2019
In data 16/02/2019 mi recavo presso il concessionario Nanni Nember di Brescia per visionare una Mini Countryman Plug-in Hybrid nuova in pronta consegna, ancora da immatricolare, di cui ero interessata all’acquisto. Vista e piaciuta la vettura, concordiamo il prezzo: € 47.325,00 prezzo di listino con optional installati comprensivo di IVA, più € 260,00 di accessorio da installare, più € 753,30 di IPT, più € 597,90 di allestimento, più € 6,31 di contributo ambientale, per un totale di € 48.952,51 su cui concordiamo uno sconto complessivo di € 5.182,51 ( 10,59%), in linea con gli sconti praticati per le auto in pronta consegna. In pratica il prezzo si riduce ad € 43.760,00. Decido però formalizzare il contratto e di acquistare la vettura nel mese di marzo per usufruire dell’ecoincentivo statale di € 1.500 previsto dalle leggi attuali. L’auto viene immatricolata il 14 marzo e vado a ritirarla due giorni dopo, il 16 marzo. Dopo alcuni giorni, casualmente, vengo a conoscenza di una promozione indetta dalla MINI Italia che prevedeva un Ecoincentivo MINI del valore di € 1.000 cumulabile solo con Ecoincentivo statale di € 1.500 , riconosciuto a coloro che acquistavano, anche in locazione finanziaria, un nuovo veicolo MINI Countryman Plug-in Hybrid in assenza della rottamazione di un veicolo della medesima categoria omologato alle classi Euro 1, 2, 3 e 4. Offerta per Ecoincentivo MINI valida a partire dal 1° marzo 2019 e con acquisto in Italia di un nuovo veicolo MINI Countryman Plug-in Hybrid entro il 31 marzo 2019 (offerta successivamente prorogata al 30 giugno u.s.). Vedendo che rientravo pienamente nei requisiti dell’offerta, contatto il concessionario per avere spiegazioni in merito alla promozione e sul perché ne fossi stata tenuta all’oscuro. La risposta fu rapida: “ha già avuto lo sconto, no?” ovvero mi dovevo accontentare del normale sconto praticato poiché, a loro avviso, lo sconto comprendeva già l’ecoincentivo della casa madre, sebbene non comparisse nel contratto, stipulato a marzo, ed il prezzo fosse concordato nel mese di febbraio in cui l’ecoincentivo non era vigente. Ho contattato sia via filo sia tramite mail la MINI Italia la quale, dopo vari solleciti, mi ha risposto dopo 3 mesi comunicandomi quanto segue: “... siamo certi riconoscerà come non sia per noi possibile entrare ulteriormente nel merito di quanto concordato durante la trattativa commerciale che, nel pieno rispetto della nostra politica di attenzione al Cliente, oltre al cosiddetto Eco Bonus statale, Le ha riservato anche un importante sconto sul valore di listino, al di là delle iniziative commerciali proposte centralmente.” Cosa devo dedurre? Lo sconto che applicano è costante indipendentemente dalle loro promozioni? Il loro ecoincentivo è una farsa, usato come specchietto per le allodole? Ma allora rientriamo nella pubblicità ingannevole! Penso di avere diritto alla corresponsione di quanto promesso dalla loro pubblicità. Chiedo a voi di aiutarmi. Rimango a disposizione per ogni documentazione in merito. Grazie. Alba Rossi
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